Comitato Birreria Pedavena



Fiaba per Heineken

C'era una volta,

un piccolo regno, sovrastato da alte montagne e adagiato su ridenti colline. Un piccolo regno, ma la sua fama era così grande da essere riuscita a travalicare valli, monti, pianure e confini di cento e più stati e non c’era persona, nel mondo conosciuto, che non ne avesse sentito parlare.

Quel regno era abitato da una bellissima Principessa. “Profumava di luppolo e malto” - diceva chi l’aveva incontrata.

Nei suoi occhi brillava la stessa luce che illumina le cime innevate, il suo viso aveva la stessa cristallina freschezza delle sorgenti più alte, i suoi capelli erano colore dell’orzo maturo, le sue mani trasmettevano passione e gioia su tutto ciò che lei sfiorava.

Ma un brutto giorno si diffuse la voce che la Principessa era ammalata.

La voce non era però credibile, la Principessa stessa continuava a ripetere a destra e manca: “Non è vero, mi sento bene!”

Ma tanta era la preoccupazione nel regno, che vennero ugualmente chiamati a consulto medici, fate, maghi, maestri di ogni scienza e disciplina, tutti disposti a elargire gratuitamente i loro consigli, tanta e tale era la fama raggiunta dalla Principessa. Al suo capezzale era un continuo andirivieni di luminari, tutti timorosi di perdere quella bellissima principessa, simbolo di un regno senza pari.

Tra di loro si era però infiltrata una strega, per l’occasione trasformatasi in un saccente luminare: “E' certamente sofferente” – sentenziò - “ e va rinchiusa nella torre più alta del castello, perché è contagiosa. Non possiamo permetterci che la sua essenza si sparga per il mondo!”.

“Non siamo d’accordo” - risposero gli altri, esimi colleghi, ma poco servì la loro diagnosi contro la fama di quell’impostore.

E fu così che la più bella tra tutte le Principesse venne rinchiusa nel suo castello.

Si racconta che la sua voce e la fama della sua passione e della sua bellezza, ad ogni tramonto si spargano per l’universo, scavalcando indisturbate valli, monti e colline, capaci di adagiarsi nel cuore di tanta gente.

Da quel giorno, qualcuno lontano, trascorre notti insonni guardando il cielo, mentre la dolce Principessa, rinchiusa nella torretta più alta del castello, guarda l’orizzonte e aspetta, paziente, il suo Principe Azzurro.La strega cattiva non è riuscita però a rendere Il suo lungo e forzato isolamento sempre solitario.

Tutte le genti, poeti, pittori da oltre i monti ed da oltre le colline, per arrivare fino al mare, la pensavano, la aiutavano con mille parole, con mille colori. Artisti di grande bravura, timidi artisti, artisti di strada,tutti la dipingevano con le parole e i colori della simpatia e dell'amicizia, per aiutarla a tenere viva la fiamma della speranza, quella luce che risplende con la forza dell'amore.

E allora è così, che nelle solitarie notti stellate, dalla sua torre dorata, la principessa sfoglia i mille messaggi che ogni giorno riceve e ppoi li lascia andare nel vento come tanti aquiloni perchè portino attraverso valli e colline il suo dolce sorriso.

Torna a inizio pagina



E-mail: comitatobirrpedavena@tiscali.it

Telefax: 178 274 0304

***

Supporto tecnico di Bludev.it