Rassegna Stampa

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In un volume il “caso Birreria”: Le ragioni che alla fine hanno reso possibile salvare lo stabilimento.

  • Fonte: Amico del Popolo
  • Data: Novembre 2007

- Pubblicazione edita da Carocci in collaborazione con lo Iulm di Feltre -

Il volume “Valore e valori nelle relazioni organizzative e di pubblica utilità”, il primo di una collana nata su iniziativa dello Iulm di Feltre e dell’editore Carocci, raccoglie per lo più le relazioni di due Convegni sulla comunicazione e una serie di contributi, uno dei quali merita particolare attenzione.

Si tratta del saggio di 25 pagine che Anna-Maria Esposito, ricercatrice presso lo Iulm, dedica al caso della fabbrica di birra di Pedavena.

Al di là dalla ricostruzione cronologica dei fatti, quella dell’Esposito è una riflessione sull’esperienza di una comunità che è riuscita a vincere un duro confronto con la multinazionale olandese Heineken.

L’esito felice, ma tutto sommato imprevisto, ha impedito la chiusura di una fabbrica secolare e la conseguente cancellazione di una “identità economica, culturale e storica della comunità locale”.

Il che significa che una decisione imprenditoriale può dipendere non solo dagli aspetti economici, ma anche da quelli sociali ed etici.

«L’impresa — aveva scritto G. Bazoli il 3 dicembre 2005 sul “Il Sole 24 Ore” — non è responsabile solo verso se stessa, ma ha un ruolo sociale e il coinvolgimento deve ampliarsi ai lavoratori e consumatori». Non a caso Annamaria Esposito pone più volte l’accento su questa forma di responsabilità sociale, fattore che nella vicenda della birreria di Pedavena è stato palesemente sottovalutato dai vertici italiani della Heineken.

Tutto nasce il 22 settembre 2Q04 quando la Heineken Italia fa presente la sua decisione di spostare la produzione allo stabilimento di Massafra (Taranto) in quanto quello di Pedavena viene considerato obsoleto, insufficiente e pessima-mente localizzato, giudizio a dir poco ingeneroso, visto che proprio alla fine del 2004 «Pedavena consegue il miglior risultato in termini di qualità tra tutti gli stabilimenti italiani di Heineken».

Scatta così una mobilitazione che va al di là di quella tradizionale dei soli dipendenti e sindacati. Si verifica anzi un processo di identificazione fra fabbrica e comunità civile con reazioni a catena, certamente non previste dalla Heineken Italia. Di qui una serie di iniziative, messe in atto dal Comitato Birreria Pedavena, che riescono a rompere il muro di silenzio e a far conoscere a livello nazionale ed europeo la vicenda della fabbrica di Pedavena.

Segno della totale condivisione dell’obbiettivo di difesa della fabbrica è stato il coinvolgimento nella vicenda anche della diocesi di Belluno- Feltre. Il sostegno è testimoniato dalla firma del vescovo e dei sacerdoti alla petizione perla difesa della birreria, dall’esortazione ai parrocchiani a partecipare alla manifestazione a Milano ed infine dall’intervento scritto presso il gruppo Heineken Olanda.

E cosi mentre crescevano la credibilità del Comitato e il consenso volto a salvare lo stabilimento, emergeva in tutta la sua evidenza la debolezza del comportamento Heineken ltalia, incredulo che «in un territorio decentrato e limitato dal punto di vista geografico, popolato da poche migliaia di cittadini, si potessero manifestare delle reazioni in grado di modificare i disegni organizzatìvi predisposti sullo stabilimento di Pedavena».

“L’anello più debole del comportamento organizzativo di Heineken - scrive Annamaria Esposito nel suo saggio è stato forse quello della gestione della comunicazione nella situazione di crisi: una comunicazione poco chiara ed ambigua...”.

La vicenda, che ha finito per interessare, oltre al Comune di Pedavena e alla Comunità montana Feltrina, la stessa Regione Veneto e il Governo, si è conclusa nel gennaio 2006 con la vendita dello stabilimento alla friulana “Birra Castello”.

Un esito che va al di là di ogni aspettativa, legato a molteplici ragioni che la Esposito elenca puntualmente alla fine del suo saggio, senza dimenticare neppure il fattore “cuore” che ha avuto il suo peso nella salvezza di una fabbrica, avvertita come valore non solo economico, ma anche sociale, etico e culturale da tutta la comunità di Pedavena.

(Gabriele Turrin)

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Ieri la presentazione del libro che raccoglie le opere inviate da tutt'Italia a sostegno del "caso Pedavena".

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 23 giugno 2007

I teli d'autore vivranno in un catalogo

Il Comitato pro Birreria confluisce nella Pro Loco di Elvio Cecchet. Il sindaco Zaetta: «Grazie a tutti».

Si apre un nuovo capitolo nella saga della Birreria Pedavena. Il Comitato, costituito nel 2005 per opporsi all'annunciata chiusura dello storico stabilimento, passa il testimone alla Pro Loco. Lo hanno annunciato ieri, nel corso della cerimonia tenutasi in una sala Guarnieri gremita di pubblico, i protagonisti della vicenda che ha tenuto col fiato sospeso un'intera comunità e che si è conclusa col ben noto successo.

Occasione dell'incontro la presentazione del catalogo "Teli d'autore - Perché la tradizione continui". Una battaglia innovativa, combattuta con armi inusuali, quella portata avanti in primis dal Comitato Birreria e dall'Amministrazione Comunale. Asso nella manica la carta dell'arte. Oltre 200 artisti di tutta Italia hanno espresso la loro solidarietà realizzando teli di grandi dimensioni che, nei tempi bui, hanno dato colore alle vie della città. Ora quei teli sono raccolti in un elegante volume che segna l'inizio di una nuova era.

A fare gli onori di casa il sindaco Franco Zaetta che ha ringraziato le tante persone che hanno assicurato il successo di quella che sembrava un'impresa impossibile. «Un grazie particolare - ha sottolineato Zaetta - va a Silvio De Boni, l'editore che ha voluto e sostenuto l'iniziativa del catalogo».

Giovanna D'Agostini, componente del Comitato, ha ripercorso le tappe, dai primi timidi passi fino alla consegna del volume al Papa una settimana fa. «Benedetto XVI - ha detto - ha ricordato di essere venuto in visita alla birreria nell'agosto del 1957». Mario Cecchet, presidente del Comitato, ha passato il testimone a Elvio Cecchet. «Oggi - ha sottolineato Cecchet, presidente della Pro Loco - si compie l'atto finale del comitato. La Pro loco ne porterà avanti i compiti tra i quali promuovere la Birra Pedavena come tradizione».

L'intera epopea è stata ripercorsa grazie alla proiezione del documentario "Pedavena - Storia di un paese e la sua fabbrica" del regista Nic Pinton. Presenti alla cerimonia anche Regione e Provincia rappresentate rispettivamente dal consigliere Guido Trento e dal consigliere Teresa De Bortoli.Il nuovo volto della Birreria era ben rappresentato dal suo direttore, Gianni Pasa, e da Stefano Falcone, responsabile marketing della Castello, attuale proprietaria. Più di ottanta gli artisti presenti all'incontro, giunti anche da lontano. La giornata si è conclusa col buffet alla baita alpina della Birreria di Pedavena, offerto dal titolare Lionello Gorza.

Giovanna Galifi

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Il premio della Famiglia Feltrina al Comitato Birreria Pedavena

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 05 ottobre 2006

"Feltre lavoro" al Comitato birreria.Il premio della Famiglia feltrina va ai promotori della campagna in difesa dello stabilimento di Pedavena.

L’altro riconoscimento, il "Beato Bernardino", alla sezione Ana. Cerimonia di consegna il 29 ottobre.

(r.g.) Dopo esser stato assegnato a numerose aziende del Feltrino per la loro attività produttiva, il prestigioso premio "Feltre Lavoro" della Famiglia Feltrina andrà quest'anno al Comitato Birreria Pedavena. Una scelta inusuale che gli organizzatori vogliono dedicare a chi, per quasi due anni, si è impegnato per garantire un futuro alla storica birreria.

«Il premio "Feltre Lavoro" - spiega Gianmario Dal Molin, presidente della Famiglia Feltrina - verrà assegnato per questa edizione agli abitanti di Pedavena che con la loro testimonianza di solidarietà e di rivendicazione del diritto al lavoro ha contribuito a salvare una delle realtà lavorative più importanti del nostro territorio. Il riconoscimento sarà consegnato al Comitato Birreria Pedavena che, a sua volta, sarà presentato dal sindaco Franco Zaetta».

L'altro premio "Beato Bernardino" quest'anno verrà conferito alla sezione feltrina dell'Associazione Nazionale Alpini. «È un doveroso riconoscimento -spiega Dal Molin - a una realtà da importante non solo sul versante della protezione civile, ma anche per le testimonianze di solidarietà che essa ha profuso nel Feltrino e nella provincia, in Italia e all'estero. L'Ana ha origini antiche e consolidate nel nostro territorio, è presente in ciascun comune e ha saputo affermarsi e crescere grazie alla disponibilità e all'entusiasmo dei suoi iscritti».

Grande la gioia espressa dai destinatari dei premi: «E' un riconoscimento del tutto inaspettato - è il commento di Mario Cecchet e Siro Celli, rispettivamente presidente ed ex presidente del Comitato - e assolutamente gratificante. Siamo onorati per l'attenzione, ringraziamo la Famiglia».

«Siamo molto orgogliosi - sottolinea Renzo Centa, presidente Ana - di questo prestigioso premio. Ringraziamo di cuore la Famiglia per aver voluto assegnarlo alle penne nere». La cerimonia di consegna si terrà domenica 29 ottobre, alle 10, in Sala degli Stemmi.

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Gli elefanti restituiti alla Birreria

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 12 Giugno 2006

Sei anni fa furono venduti ad un privato. Li ha ricomperati l’imprenditore Lionello Gorza

Gli elefanti sono tornati nella Birreria Pedavena. Le ceramiche, simbolo dello stabilimento, hanno fatto ieri trionfale ingresso nella sala che porta il loro nome, nel corso della due giorni di festeggiamenti per la ripresa dell'attività dello storico stabilimento dopo il passaggio del marchio alla Castello. Un ingresso solenne quello dei due pachidermi avvenuto sulle note della banda di Arsiè, diretta dal maestro Ivan Villanova; ad accoglierli, oltre a migliaia di persone in festa, c'erano il prefetto, Provvidenza Delfina Raimondo, il sindaco di Pedavena, Franco Zaetta, l'assessore regionale, Oscar De Bona, il presidente del comitato Birreria, Mario Cecchet, il manager Gianantonio Tramet. A fare gli onori di casa l'imprenditore Lionello Gorza, titolare e gestore del locale annesso allo stabilimento. "Da quando, 6 anni fa, vennero venduti - ha detto Gorza - ho sempre tenuto d'occhio gli elefanti. Sono riuscito a riacquistarli grazie alla disponibilità della famiglia Canova, che li aveva comprati, e all'intervento del sindaco Zaetta. Ora torneranno al loro posto».

Favorevolmente impressionata dalla bellezza della Birreria il prefetto Provvidenza Raimondo che, dopo la cerimonia, ha voluto visitare l'antica sala cottura dello stabilimento, tuttora utilizzata, accompagnata dal maestro birraio, Giovanni Pasa. «Quanto è avvenuto qui - ha detto il Prefetto - è frutto della forte volontà dei lavoratori che hanno combattuto perché fosse mantenuta in vita una fabbrica che è parte della storia e della tradizione locale». «Col ritorno degli elefanti - ha evidenziato l'assessore regionale Oscar De Bona - si è tornati ai vecchi bei tempi». «Sono certo - ha detto Gianantonio Tramet, il manager che ha curato il connubio tra lo stabilimento e la Castello - che qui verrà realizzata una produzione di qualità». Giovanni Pasa, il maestro birraio che sabato ha fatto la spillatura della prima "cotta", ha spiegato che la birra oggi, come un tempo, è prodotta solo con ingredienti naturali. «Oggi, con il ritorno al passato - ha detto il sindaco Zaetta - è stato fatto un gran passo avanti». Nel pomeriggio di ieri si è pure tenuta la presentazione del Team Motomondiale Aprilia, classi 125 e 250, coi motociclisti Alex De Angelis e Mattia Pasini.

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Folto pubblico e autorità ieri all’attesa cerimonia di riapertura dello storico stabilimento

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 11 Giugno 2006

I festeggiamenti sono stati seguiti in videoconferenza anche dal Brasile e Hong Kong

Feltre.

La "prima cotta" non si scorda mai. Di sicuro non se la scorderà la comunità di Pedavena, che ieri ha applaudito la prima spillatura della nuova produzione di Birra Pedavena.

Una giornata densa di avvenimenti che ha permesso di ricordare l'intera vicenda che negli ultimi due anni ha portato Pedavena e la sua comunità agli onori della cronaca. In molti, tra quelli saliti sul palco, allestito nel cortile dello stabilimento da Castello di Udine, Lionello Gorza, Comitato Birreria e associazioni, hanno voluto sottolineare il momento di festa con le parole "lieto fine". Una fine che in realtà per Pedavena rappresenta un inizio, come ha sottolineato il presidente della nuova azienda, Giovanni Leondini. A seguire sul palco si sono succeduti: Ermanno Boffa, commercialista che ha "fatto i conti in tasca" allo stabilimento, Gianantonio Tramet, imprenditore ed esperto di marketing, il sindaco di Pedavena Franco Zaetta, il presidente della Provincia Sergio Reolon e il vicepresidente della Regione Veneto Luca Zaia.

In videoconferenza hanno poi portato il loro saluto i tanti cittadini brasiliani oriundi di Pedavena che vivono nella città di Ana Rech e la nutrita comunità veneta di Hong Kong. Al momento della spillatura, avvenuta sotto l'occhio attento del mastro birraio Giovanni Pasa, il forte applauso degli oltre quattrocento presenti. Al termine del pomeriggio, dopo il concerto della banda di Lentiai, la presentazione del volume, edito da DBS: "Una fabbrica-paese. La tradizione continua" di Raffaella Gabrieli e Alessandro Tibolla. Al tavolo anche il caposervizio di Belluno de "Il Gazzettino" Tiziano Graziottin, che ha introdotto il saluto (in collegamento telefonico) del senatore Maurizio Sacconi, tra i fautori della nuova sinergia.

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Birreria si spilla la prima botte della nuova era firmata Castello

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 10 Giugno 2006

Verrà aperta e poi spillata alle 17.30 la prima botte di birra prodotta dalla Birreria targata Castello di Udine Un evento che sancisce il ritorno alla vita dello stabilirnento fondato nel 1897 dai fratelli Luciani e che a partire dal 22 settembre 2004 e sino allo scorso gennaio ha temuto per la propria sopravvivenza, a causa della decisione della vecchia proprietà di abbandonare. Grazie all'azienda friulana l'unica interamente italiana, assieme alla Forst di Merano, invece la fabbrica è ripartita ad inizio aprile ed oggi e domani festeggerà la prima produzione. Si potranno così gustare Pedavena, Centenario e soprattutto Prima cotta, una qualìtà speciale realizzata per l'evento.

La festa della Birreria - che è anche la festa di Pedavena - proseguirà per l'intera giornata di domani. Alle 9.30 apriranno gli stand delle associazioni locali e del Comitato popolare, contestualmente lungo viale Vittorio Veneto saranno esposte le 230 tele d'autore. Alle 10 i tre parroci pedavenesi concelebreranno una messa all'interno dello stabilimento. Dalle 14 inizieranno, sempre lungo viale Vittorio Veneto, una serie di spettacoli con artisti di strada, mentre alle 17 ci sarà la presentazione del Tam Aprilia che partecipa al motornondiale delle classi 125 e 150. Infine alle 18 ci sarà l'atteso ritorno degli elefanti nella sala omonima all'interno del ristorante

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IL MASTRO BIRRAIO:«Che gusto, la prima sorsata!»

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 09 Giugno 2006

La prima sorsata di birra, come insegna il grande scrittore francese Philippe Delerm, è uno dei piccoli-grandi piaceri della vita. Figuriamoci cosa deve provare un mastro birraio ad affondare le labbra nella schiuma della prima birra che ha prodotto con le sue mani. Gianni Pasa lo sa: è mastro birraio, ed è ritornato nella sua Pedavena per guidare la rinascita come direttore del birrificio. «Era il 3 giugno, come non ricordarlo; ho afferrato il boccale, ho osservato il colore della birra, la persistenza della schiuma, l'aroma. E poi...». E poi, bentornata Pedavena. Non è stato facile, ricominciare dopo otto mesi in cui le caldaie e i macchinari sono rimasti fermi. Ma gli operai che avevano spento tutto erano stati previdenti, certi che prima o poi il lavoro sarebbe ripreso. E Gianni Pasa è ritornato apposta dopo aver girato mezza Europa, come hanno fatto altre centinaia di mastri birrai feltrini: «A Feltre dal '51 al '78 c'è stata l'unica scuola per birrai d'Italia: ne siamo usciti in 275. Poi l'hanno chiusa: troppo specialistica».

Ma se le aziende lamentano la carenza di specialisti...

«Lasciamo perdere. Io come il 70% dei miei colleghi ho fatto la mia prima esperienza all'estero, dal 1971 al 1978 in Germania. Mi sono diplomato mastro birraio alla Stazbrauerei Weihenstephan, la più antica fabbrica di birra del mondo, di proprietà dello stato bavarese. Poi ho lavorato alla Henninger brau a Francoforte. Poi in Italia a Cagliari, ad Aosta e infine qui a Pedavena, nel 1994».

Lei se n'era andato prima che venisse ventilata la chiusura. E adesso è ritornato. Perché?

«Perché in una grande azienda come la Heineken il mastro birraio praticamente non serve. Non è mica colpa loro, sia chiaro: il fatto è che il prodotto deve essere tutto uguale, uniforme, in tutti gli stabilimenti del mondo. Come i panini del McDonald's. Uno mica può metterci qualcosa di suo. La birra fatta qui doveva essere uguale a quella fatta a Bergamo o altrove, non doveva andare in concorrenza con gli altri stabilimenti. Si è costretti a lavorare a un livello inferiore rispetto alle capacità produttive».

Ma così che qualità si ottiene?

«Beh... diciamo che c'è birra e birra».

E lei se n'è andato di nuovo all'estero.

«Sì, a San Marino. Per inventare birre in una nuova azienda, commercializzata con i nomi ispirati al film di Fellini, Amarcord. Quattro anni splendidi, però adesso sono ritornato qui per far ripartire la Pedavena».

Quando avete ricominciato?

«Il 3 aprile c'è stato il passaggio di proprietà tra Heineken e Castello, il 4 sono rientrati i primi 20 dipendenti, il 5 maggio è uscita la prima "cotta"».

Cos'è?

«È la quantità di mosto usata per la produzione. Poi abbiamo macinato il malto, fatto le miscele, e il 3 giugno il primo boccale».

Com'era?

«Ci siamo quasi, abbiamo fatto qualche piccolo ritocco, ma il gusto è quello di una volta».

Di quando?

«Della Pedavena. Un collega da tempo in pensione l'ha assaggiata e mi ha detto: "ho avuto la sensazione di assaggiare la birra di 40 anni fa". È stato il più bel complimento».

Su cosa avete lavorato?

«Vari elementi concorrono per una buona birra. La qualità dell'acqua, ovviamente, poi il giusto grado saccarometrico. È la percentuale di zuccheri del mosto. Le birre doppio malto hanno più del 15%, una birra normale va dall'11% al 13%. La Pedavena ha l'11,6%. Il grado alcolico è del 5%, non troppo "impegnativo"».

È vero che la schiuma è fondamentale?

«La persistenza della schiuma denuncia la qualità del prodotto. La nostra è molto sopra la media. Poi è importante il luppolo aromatico, che viene dalla regione del Saaz, nella repubblica Ceca. Le birre "industriali" utilizzano estratti di luppolo, perché sono dosabili automaticamente e più facili da gestire».

Quanta birra produrrete?

«Faremo 4 linee di produzione, una per la Pedavena, una per la Castello, una per la birra "del Centenario" e una per le catene di supermercati. Il prossimo anno contiamo di riassorbire altri 20 dipendenti, e gli ultimi 20 nel giro di due anni per produrre 350mila ettolitri. E vivremo felici».

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I Davide di Pedavena hanno battuto Golia.

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 09 Giugno 2006

Domani riapre la storica birreria. Vinto il braccio di ferro con Heineken, multinazionale olandese che voleva chiuderla

Davide ha battuto Golia, e a Pedavena si apprestano a far festa. È giusto e comprensibile: quando i piccoli sconfiggono i grandi, tutti sono contenti. Tranne i grandi, ovviamente. Ma nel caso di Pedavena e della sua storica birreria è difficile trovare qualcuno che non sia felice per la vittoria di un paesino contro una strapotente multinazionale. La storia a lieto fine della fabbrica di birra che la Heineken voleva chiudere e che i suoi operai sono riusciti a tenere aperta andrebbe riportata e studiata nei manuali di economia. È una vicenda che spinge a riflettere sui dogmi della dottrina globale, sulle aziende che «devono essere sempre più grandi per stare sul mercato», sulle multinazionali che «sono le uniche attrezzate a competere», sulla necessità di «adeguare i cicli produttivi e ottimizzare le risorse». Insomma, è una storia che va ben al di là del paesino a due passi da Feltre dove tutto si è svolto.

La Pedavena è una birreria storica, i fratelli agordini Luigi, Sante e Giovanni Luciani da Canale d'Agordo posero qui il primo mattone della fabbrica nel 1895. Buona era buona, la birra dei Luciani: venivano a Pedavena da tutto il Veneto per un boccale fresco. Ma il successo è simile al tasso di gradazione alcolico: se è eccessivo, fa girar la testa. I Luciani all'inizio degli Anni '70 fanno passi più lunghi della gamba: acquisizioni, stabilimenti in giro per l'Italia, diventano i secondi produttori nazionali dopo la Peroni. E cadono. Dissapori famigliari, problemi finanziari. C'è sempre un pesce più grande, che stavolta ha le dimensioni del colosso olandese Heineken. I nordici comprano e salvano la Pedavena nel 1974. In paese non dimenticano ed è anche per questo che quando, il 22 settembre 2004, l'azienda annuncia la chiusura dello stabilimento, la reazione non è di odio nei confronti dei padroni olandesi: hanno garantito per 30 anni il lavoro a 60 operai nel birrificio oltre alla cinquantina di addetti alla vendita in quella che è diventata una delle più grandi birrerie d'Europa.

Ma è la legge del mercato, o meglio quella delle grandi multinazionali. La Heineken ha un grande stabilimento a Bergamo, a due passi dall'autostrada: con 10 operai riesce a produrre lo stesso quantitativo di birra per il quale a Pedavena ne servono 60. Ma la qualità? La qualità è la stessa, perché da anni ormai l'imposizione era stata di omologare i prodotti: e l'omologazione non può che avvenire verso il basso, impensabile sostenere i costi necessari a un boccale quasi artigianale. Lo choc è forte. La Pedavena non è una fabbrica qualunque: è l'immagine di un'intera comunità, tutti in Veneto sono stati almeno una volta a gustare una birra appena spillata girando poi per il mitico zoo che negli anni era cresciuto nel parco alle spalle del birrificio. E soprattutto, è un'azienda che lavora, che produce, che fa utili. E allora, perché chiuderla? Perchè alle multinazionali conviene così. Punto.

Succede allora qualcosa che esce dai soliti schemi: uno si aspetta in sequenza scioperi, operai sfiduciati che "mollano", macchinari via via abbandonati, caduta della produzione, cassa integrazione, picchetti, blocchi stradali, inutili tavoli e appelli di solidarietà, chiusura dello stabilimento, disoccupazione. Invece no, a Pedavena provano un'altra strada. In fabbrica lavorano più e meglio di prima, la birra prodotta qui da operai a un passo dal licenziamento si merita perfino premi di qualità internazionali, il bilancio dell'azienda non "riesce" ad andare in passivo nemmeno volendo. E per una volta tutti si muovono uniti dietro il comitato sorto a difesa del birrificio: cittadini, politici locali, regionali, nazionali.

La Heineken però non sembra voler mollare. Inutili i tentativi di proporre la vendita a qualche altro gruppo di grosse dimensioni: non sono mica fessi, regalerebbero un valore aggiunto a un concorrente. La logica è sempre quella: il pesce grande ingloba il pesce piccolo, per poi digerirlo ed espellerlo. Con il risultato che il pesce grande è sempre più gonfio e insapore, e il pesce piccolo sparisce. Non è forse ciò che vuole il dogma del millennio per le piccole e medie imprese che hanno fatto la fortuna di questo Paese? «Troppo piccole per competere, largo alle grandi industrie», è la parola d'ordine. Salvo poi produrre birre, maglie, scarpe, macchinari tutti uguali, sempre più banali, che costano sempre lo stesso prezzo, in grandi quantità ma di cui un mercato "sazio" come quello occidentale non sa cosa farsene.

A Pedavena hanno provato a contestare la "bibbia", a dimostrare che si può invertire la tendenza. E ci sono riusciti. Il colpo di grazia ai progetti della Heineken non hanno dovuto nemmeno spararlo: «In effetti le ultime cartucce le abbiamo solo minacciate - sospira soddisfatto il sindaco di Pedavena Franco Zaetta -; abbiamo contattato i 20 quotidiani più importanti dell'Olanda, abbiamo scritto alla Regina e abbiamo preparato una marcia su Torino, dove la Heineken era presente come sponsor principale delle Olimpiadi». Il sindaco non pronuncia quella parola forte ma efficace, perciò gli andiamo in soccorso: hanno minacciato di "sputtanare" la multinazionale che nel suo statuto si fa vanto di avere a cuore l'etica sociale dell'impresa. Bella etica, quella di chiudere una fabbrica e mandare a casa un centinaio di operai anche se l'azienda ha un bilancio attivo e produce meglio di altre. «Ma è la logica del mercato globale»: vero. Ma è una logica "logica"? A Pedavena hanno detto di no. L'11 gennaio scorso sono riusciti a costringere la Heineken a vendere il birrificio ai friulani della Castello, un'azienda di medie dimensioni che segue la stessa "filosofia" aziendale della Pedavena. La birreria con il parco l'ha rilevata Lionello Gorza che per anni aveva gestito la mescita arrivando a servire fino a 3600 ettolitri l'anno: record italiano e forse europeo. E domani ricominciano con una grande festa e un brindisi. Alla faccia.

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DUE GIORNI DI FESTA:Brindisi con Beppe Grillo e 45 mila bottiglie in edizione speciale

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 09 Giugno 2006

"Pedavena... si riparte" è il motto che contraddistingue la festa che terrà banco nell'omonima cittadina bellunese domani e domenica. Grande protagonista sarà la "prima cotta" della Birra Pedavena, intendendosi con questa definizione la fase di produzione della birra in cui dall'orzo, messo a germinare in acqua, viene ricavato il malto che viene miscelato con acqua e riscaldato. Per l'occasione saranno preparate 45 mila bottiglie di birra la cui ricetta, messa a punto dal mastro birrario Gianni Pasa, è stata riscoperta in occasione della rinascita della fabbrica. Per l'evento saranno distribuite con etichetta in edizione limitata.

Il via alla festa sarà dato domani, alle 17.30, nel cortile dello stabilimento. Qui, discorso di inaugurazione da parte dei vertici dell'azienda e delle istituzioni (tra le varie, ad esempio, il vicepresidente della Regione Veneto Luca Zaia). Ospite d'onore, attraverso un collegamento telefonico, sarà poi il comico Beppe Grillo che fin dall'inizio della vicenda si impegnò, in prima persona, per non far chiudere la fabbrica. A seguire, con l'accompagnamento musicale della Filarmonica di Lentiai, apertura della botte con la "prima cotta" e brindisi per tutti. Alle 19, nel vicino teatro verde, presentazione del libro "Una fabbrica-paese. La tradizione continua" di Raffaella Gabrieli e Alessandro Tibolla. Un volume che è la continuazione del primo "Una fabbrica-paese. Il caso birreria Pedavena" e che, con tante fotografie e documenti, racconta gli ultimi dodici mesi del "caso Pedavena". Interverranno il direttore de Il Gazzettino, Luigi Bacialli e il capo della redazione di Belluno, Tiziano Graziottin. In collegamento telefonico da Bruxelles porterà il suo saluto il senatore Maurizio Sacconi, ex sottosegretario al Welfare che seguì la vicenda sia a livello ministeriale che con vari incontri territoriali.

All'intero pomeriggio assisteranno, attraverso il sistema della video-conferenza, i tanti cittadini brasiliani oriundi di Pedavena che vivono nella città di Ana Rech (il cui nome deriva dalla donna pedavenese che, a fine Ottocento, fondò il villaggio diventato nei decenni la città che è oggi). Ancora, videoconferenza con la nutrita comunità veneta di Hong Kong che ha sempre dimostrato grande affetto ai pedavenesi e nei confronti delle problematiche della birreria. A conclusione di giornata, alle 21, musica nel parco.

Domenica, invece, dalle 9.30 apertura del mercatino di prodotti tipici organizzato dal Comitato Birreria Pedavena presieduto da Mario Cecchet e dalle associazioni locali ed esposizione di 230 teli d'autore che, provenienti da tutta Italia, sono stati realizzati da altrettanti artisti a sostegno della prosecuzione della produzione di birra. Alle 10 messa concelebrata dai tre parroci di Pedavena (don Aldo Barbon, don Giuseppe Bortolas e don Daniele Vettorel) e animata dal Coro Parrocchiale. Nel pomeriggio, spettacoli di strada e musica con la Banda di Arsié. Ma anche, alle 17, presentazione del Team Aprilia Motomondiale classi 125 e 250 con i motociclisti Alex De Angelis e Mattia Pasini. Alle 18, cerimonia di ritorno degli storici elefanti in ceramica che caratterizzavano l'omonimo salone della birreria e che, da una decina di anni, erano stati venduti a un privato: il ripristino di quello che è stato il simbolo della birreria e che, metaforicamente, indica la rinascita dello stesso stabilimento. Nel corso delle due giornate, nel parcheggio saranno presenti i vigili del fuoco volontari; figura operante nel paese fin dalla nascita della fabbrica nel 1897 e tuttora esistente.

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Degli uomini che sedevano nel board della Heineken Italia ....

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 09 Giugno 2006

Degli uomini che sedevano nel board della Heineken Italia quando la multinazionale olandese ha deciso di chiudere lo stabilimento di Pedavena, oggi non ne è rimasto uno. Promossi, dicono in Olanda. Rimossi, dicono a Pedavena. Sia come sia, la birreria è l'unica rimasta al suo posto. E la svolta c'è stata quando gli olandesi hanno richiamato a gestire la patata bollente l'ingegner Piero Perron, per anni amministratore delegato e ora presidente onorario della Heineken Italia. Lui conosceva il "valore aggiunto" della Pedavena, l'aveva accompagnata al centenario consentendogli - caso unico per una multinazionale - di produrre una birra "speciale" per l'occasione.

Gli è stato facile quindi intuire che i danni - quantomeno di immagine - per la Heineken sarebbero stati superiori ai benefici economici. Chiusa la strada a un'altra multinazionale svedese che si era detta interessata all'acquisto, altre aziende italiane legate ad Assobirra si erano tirate indietro: «Un giorno mi telefonò un imprenditore - racconta il sindaco di Pedavena, Zaetta -: "Mi comprenda, non posso fare un torto alla Heineken"».

La svolta si è avuta quando è stata prospettata la costituzione di una cooperativa di lavoratori che con l'appoggio di Banca Etica avrebbe potuto acquistare la birreria. A quel punto Heineken ha ceduto al "male minore": la Castello di San Giorgio di Nogaro è un concorrente che dall'"alto" dei suoi 700mila ettolitri annui non dà fastidio più di tanto a un colosso da 7 milioni di ettolitri. Così la Pedavena è risorta.

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Birreria Pedavena: Assemblea, ieri mattina, ...

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 08 Giugno 2006

Assemblea, ieri mattina, per i lavoratori della birreria Pedavena. Due i punti principali trattati: la conferma della rotazione tra gli operai e l'annuncio che, a breve, sarà riorganizzato l'ambito degli uffici. La Castello di Udine infatti, dopo aver fatto ripartire la produzione, cercherà ora di comprendere quali funzioni mantenere a Pedavena e in che termini. Sono una decina gli impiegati che attendono di sapere se avranno un futuro all'interno della birreria Pedavena o se invece, al contrario, dovranno iniziare a percorrere altre strade.

Proseguono, nel frattempo, i preparativi per la festa della "prima cotta" che si terrà sabato e domenica e alla quale i lavoratori hanno assicurato la loro presenza attiva per la visita allo stabilimento.Sabato, alle 17.30 all'ingresso dello stabilimento, discorso di inaugurazione da parte dei vertici dell'azienda e delle istituzioni. Beppe Grillo, che si impegnò in prima persona per non far chiudere la fabbrica, sarà l'ospite d'eccezione con un collegamento telefonico.

A seguire, con l'accompagnamento musicale della Filarmonica di Lentiai, apertura della botte con la "prima cotta", la fase di produzione della birra in cui dall'orzo, messo a germinare in acqua, viene ricavato il malto che viene miscelato con acqua e riscaldato.Alle 19, nel teatro verde, presentazione del libro "Una fabbrica-paese. La tradizione continua" di Raffaella Gabrieli e Alessandro Tibolla. Un volume che è la continuazione del primo "Una fabbrica-paese. Il caso birreria Pedavena" e che, con tante fotografie e documenti, racconta gli ultimi dodici mesi della "vicenda Pedavena".

Domenica, invece, dalle 9.30 apertura del mercatino di prodotti tipici organizzato dal Comitato Birreria Pedavena e dalle associazioni locali ed esposizione dei 230 teli d'autore. Alle 10, poi, messa concelebrata dai tre parroci di Pedavena e animata dal Coro parrocchiale. Nel pomeriggio, spettacoli di strada e musica con la Banda di Arsié. Ma anche, alle 17, presentazione del Team Aprilia Motomondiale classi 125 e 250 e, alle 18, il ritorno degli storici elefanti che caratterizzavano l'omonimo salone della birreria.

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BIRRERIA - Grillo "battezza" la prima cotta.

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 06 Giugno 2006

Beppe Grillo, il famoso comico genovese, sabato parteciperà alla festa di riavvio della produzione della birreria Pedavena (alle 17.30).

Lo farà telefonando agli organizzatori e portando i suoi saluti al pubblico. La travagliata vicenda della fabbrica, infatti, l'ha presa a cuore fin quasi dal suo inizio. Facendola diventare tra i protagonisti del suo frequentatissimo blog (uno dei più visitati al mondo). Ha quindi accettato di buon grado di presenziare, seppur solo attraverso il telefono, al brindisi benaugurante fatto con la "prima cotta" dell'era Castello.

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Birra Pedavena.

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 04 Giugno 2006

Sarà festa, sabato e domenica a Pedavena, in onore della prima birra prodotta nel contesto della nuova gestione Castello di Udine. Una duplice occasione per celebrare, tra momenti ufficiali e altri più goliardici, il riavvio della storica fabbrica fondata dalla famiglia Luciani nel 1897.

Per sabato l'appuntamento è alle 17.30, naturalmente in Birreria, con gli interventi delle autorità e con lo stappo della botte della "prima cotta". Seguirà la presentazione del libro "Una fabbrica-paese. La tradizione continua" (seconda parte dell'altro libro dal titolo "Una fabbrica-paese. Il caso Birreria Pedavena") di Raffaella Gabrieli e Alessandro Tibolla. L'iniziativa, coordinata da Giancarlo Dallo, sarà introdotta da Tiziano Graziottin, responsabile dell'edizione de "Il Gazzettino" di Belluno.

Saranno presenti anche amministratori e politici sia locali che nazionali. È previsto inoltre, tra i vari, l'intervento di padre Aldo Trento, missionario sovramontino in Paraguay. A fare da cornice alla manifestazione ci sarà la musica della Filarmonica di Lentiai. Immancabile, alla fine, brindisi per tutti.

Anche la giornata di domenica sarà caratterizzata da varie iniziative. Tra queste, organizzate dal Comitato Birreria Pedavena presieduto da Mario Cecchet con la collaborazione di varie associazioni, il mercatino allestito lungo viale Vittorio Veneto, l'esposizione dei teli d'autore, la musica della Filarmonica di Lentiai.

Non mancherà poi, come annunciato, la riposizione nella Sala degli Elefanti dei due elefanti di ceramica che il titolare del locale Lionello Gorza ha desiderato riportare al loro posto originario.

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Videotrasmessa a Hong Kong e in Brasile la festa per la prima birra dell'era Castello.

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 31 Maggio 2006

(r.g.) Sarà una festa in videoconferenza con Ana Rech in Brasile e Hong Kong quella di sabato 10 e domenica 11 giugno, in Birreria Pedavena, in occasione della prima birra dell'"era Castello".

«La duplice iniziativa - spiega Mario Cecchet, presidente del Comitato Birreria Pedavena - sta per andare in porto. Dalla cittadina brasiliana il cui nome è dedicato ad Anna Rech, pedavenese emigrata in quella zona a fine Ottocento, il presidente della "Società Amici di Ana Rech", Afranio Basso ci ha manifestato il desiderio di poter assistere all'importante evento che, dopo oltre un anno di patimenti, sigla la rinascita della Birreria Pedavena. Alla cerimonia di sabato pomeriggio potranno assistere, attraverso un maxi-schermo allestito in quella piazza che porta il nome di Pedavena, anche i tanti brasiliani di origine italiana che a settembre, con il Comune di Pedavena, sigleranno un solenne patto di amicizia. Quanto avverrà a Pedavena sarà ripreso da una web-cam e riportato in Brasile con un programma informatico specifico».

«Per quanto riguarda invece Hong Kong - aggiunge il presidente Cecchet - la richiesta ci è stata inoltrata dalla locale Comunità Veneta. Anche in questo caso sarà predisposto un maxi schermo, o in alternativa più televisioni, per applaudire alla festa di domenica. L'appuntamento è nella sede della stessa Comunità».

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Birreria, pronta la prima "cotta" .

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 26 Maggio 2006

Verrà aperta alla grande festa del 10 e 11 giugno, s’inaugura la produzione Castello.

Prevista la presentazione del libro che riepiloga le recenti vicende dello stabilimento.

Pedavena invita tutti a festeggiare la prima "cotta" dell'era Castello della storica birra che porta il nome del paese. Sabato 10 e domenica 11 giugno la nuova proprietà dello stabilimento di via Vittorio Veneto, Lionello Gorza titolare del limitrofo locale e il Comitato Birreria Pedavena daranno il benvenuto a quanti, dal 22 settembre 2004 giorno dell'annuncio di chiusura della fabbrica da parte di Heineken, hanno sostenuto la "causa Birreria".

Tra le tante iniziative ci sarà l'apertura della botte di birra contenente la prima "cotta". E anche, a seguire, la presentazione del libro "Una fabbrica-paese. La tradizione continua" di Raffaella Gabrieli e Alessandro Tibolla.

Un volume che è l'ideale continuazione di quello che per titolo aveva "Una fabbrica-paese. Il caso Birreria Pedavena" e che, come una sorta di diario, raccontava i primi sette mesi della vicenda (22 settembre 2004 - 30 aprile 2005).

In questa seconda parte saranno narrati invece i restanti dodici, sempre corredati da fotografie e documenti (1 maggio 2005 - 30 aprile 2006).

«Si stanno definendo - spiegano gli organizzatori - gli ultimi dettagli della manifestazione del 10 e 11 giugno, quando la fabbrica aprirà i cancelli per festeggiare insieme ai cittadini e alle istituzioni locali la ripresa della produzione. La giornata di sabato sarà dedicata, tra le altre cose, alla prima "cotta"; mentre il giorno successivo le celebrazioni si sposteranno lungo le strade del paese di Pedavena con una serie di eventi (tra i quali messa, esposizione dei "Teli d'autore", mercatino).

Sarà un weekend speciale per tutto il territorio e per la sua comunità che negli ultimi mesi si è mobilitata per mantenere viva una tradizione nata nel 1897 con i fratelli Luciani e che rischiava di interrompersi quando, nel settembre 2004, Heineken aveva annunciato l'intenzione di chiudere lo storico stabilimento».

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I teli pro Birreria in gestione al Comune.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 25 Maggio 2006

Le opere saranno utilizzate per il percorso storico-turistico nella fabbrica

Un patrimonio di 227 teli, più alcuni quadri e sculture. Il segno di una lunga battaglia, vinta, per difendere la storia e soprattutto il futuro della Birreria Pedavena.

Ieri l'omonimo comitato che si è battuto al fianco di maestranze e amministrazione comunale per la cessione dello stabilimento e scongiurarne la chiusura ha compiuto un gesto significativo: affidare al Comune le opere d'arte giunte dall'Italia e non solo quasi come in un passaggio del testimone e dando il senso di un compito che si va esaurendo.

Del futuro del comitato si parlerà presto, già nel mese di giugno. Nel frattempo, Siro Celli, che fece da traino alle iniziative del comitato, ha ceduto la mano al suo vice Mario Cecchet, che fa parte anche della giunta guidata da Franco Zaetta.

Proprio il sindaco ha voluto rendere merito agli sforzi del comitato:" Se c'è stato il salto di qualità che ha permesso di arrivare alla cessione della Birreria è merito proprio di questo gruppo di persone".

Quanto alle opere d'arte, saranno custodite in attesa che in Birreria venga realizzato un percorso storico e turistico nello stabilimento. (r.c.)

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Grande festa per la rinascita della Birreria

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 19 Maggio 2006

(r.g.) Sarà una grande festa della comunità. Quella di Pedavena in prima linea, certo. Ma non mancheranno nemmeno quanti, sparsi un po' ovunque nel Bellunese e anche in Italia, hanno fatto il tifo, in tutti questi mesi, affinché la Birreria Pedavena continuasse a essere produttiva. L'appuntamento dato dalla Castello di Udine e dal Comitato Birreria Pedavena è per sabato 10 e domenica 11 giugno. Tutti saranno i benvenuti al brindisi che verrà fatto con la prima birra dell'era Castello.

«L'inaugurazione dell'evento - spiega Mario Cecchet, presidente del Comitato Birreria Pedavena (nonché assessore alle Attività Produttive di Pedavena) - è fissata per il sabato pomeriggio. Verrà tolto lo spinello di una botte e le danze saranno aperte. Non mancheranno, nello stesso pomeriggio, altre iniziative ufficiali. Per quanto riguarda invece la domenica, il programma sarà più ampio e riguarderà l'intera giornata.

Viale Vittorio Veneto verrà chiuso al traffico e ospiterà i 227 teli d'autore e numerosi stand di prodotti tipici locali. Ma ancora: messa solenne, forse con il vescovo mons. Giuseppe Andrich o comunque con la concelebrazione dei tre parroci di Pedavena; concerti; giochi. Benvengano le associazioni che volessero offrire il proprio contributo: saremo ben lieti di allargare la famiglia per rendere la festa il più bella possibile».

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Ieri mattina le verifiche sugli impianti, si parte la prossima settimana.

  • Fonte: Corriere del Veneto
  • Data: 05 Maggio 2006

La prima «prova» di birra a Pedavena c'è stata ieri di buon mattìno: non la prima produzione vera e propria, per il momento ma la prima verifica degli impianti. La vera «cotta», così viene chiamata la fase più importante quando il mosto inizia a diventare birra, sarà nei prossimi giorni. Quella di ieri è stata comunque una giornata importante, perché di fatto dopo mesi di attesa lo storico stabilimento è tornato in funzione Sono state fatte le prove di produzione e si è vericato lo stato degli impianti , la qualità di birra prodotta è stata minima: ben diversa sarà la prima, vera produzione; una «cotta» ufficiale produce, infatti, qualcosa come 35mila litri di birra.

Sono una ventina gli addetti all'opera in questo periodo, 41 sono invece in cassa integrazione: una volta a regime la produzione, parte di questi lavoratori saranno reintegratì. Per questa mattina alle 11.00 c'è in programma un altro importante momento, considerando che la nuova proprietà, la Castello di Udine , incontrerà le maestranze. E'il primo incontro ufficiale voluto dalla proprietà per valutare e discutere l'intero piano industriale e le prospettive future dell'azienda.

La birra resta così a Pedavena: i timori di perdere questa storica produzione erano fondatì, ma la volontà delle maestranze e della popolazione, l'impegno del sindacato e delle amministrazioni pubbliche hanno scongiurato il pericolo.

Dopo la dismissione da parte di Heineken, che nel settembre 2004 aveva comunicato l'intenzione di chiudere, si è arrivati all'accordo di qualche mese fa con la «Castello» di Udine che ha visto in Pedavena, nel suo stabilimento e nelle sue maestranze una positiva opportunità di ampliare il proprio ciclo produttivo

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Sistemati i macchinari, i mastri birrai preparano i mosti.

Attesa alla fine del mese la nuova Birra Pedavena.

  • Fonte: Giornale di Vicenza
  • Data: 05 Maggio 2006 (Economia)

La sirena della Birreria è tornata a scandire la vita del paese, come una volta, alle 8 e alle 17, dopo oltre sei mesi di silenzio imposto da Heineken. Al lavoro 20 persone, mentre altre 41 rimangono in cassa integrazione. È la prima fase di un percorso che, attraverso l'accordo di lavorare a rotazione per coinvolgere tutti, prevede entro il primo anno la ripresa del lavoro per almeno altri venti cassintegrati: l'auspicio è comunque quello di far rientrare anche i rimanenti entro due anni.

Dopo la messa in funzione dei macchinari, in questi giorni i mastri birrai preparano i lieviti per avere la prima birra entro la fine del mese. Un evento che verrà festeggiato con una grande festa popolare per la degustazione della prima cotta. «Sappiamo di essere in ritardo per l'estate 2006 - ha detto Eliano Verardo, amministratore delegato della Castello di Udine, l'azienda che ha rilevato la Pedavena -.

Gli acquirenti della birra hanno già in buona parte effettuato gli ordini. È un peccato che le procedure burocratiche abbiano rallentato i tempi. Ad ogni modo, siamo fiduciosi. L'attenzione per la Birra Pedavena è molto alta, e questo ci fa ben sperare».

Questo significa che nel 2006 la Birreria Pedavena produrrà 90 - 100 mila ettolitri, un po' meno dei 150 - 200 mila previsti originariamente. Circa 20 mila saranno Birra Pedavena, il resto private label. Per il 2007 saranno invece almeno 250 mila e poi via via a crescere.

La birra Pedavena targata Castello tornerà ad essere di primissima qualità, dopo alcuni anni di trascuratezza da parte di Heineken, che mai sino in fondo - dicono in paese - ha creduto, se non parzialmente nel 1996, in questo marchio storico. E per portare il prodotto agli antichi splendori l'azienda friulana ha chiamato un mastro birraio d'eccezione, il braumeister Gianni Pasa, che già a Pedavena ha creato la famosa "birra del centenario". Un vero esperto di birra, dalla grande esperienza maturata in Italia ed all'estero, dalla grande passione per la ricerca della qualità.

Nel frattempo, oltre ad i lavori per riattivare i macchinari, si stanno concentrando gli sforzi per rilanciare il marchio Pedavena anche attraverso la conoscenza della sua storia centenaria. Si sta infatti lavorando anche poter riaprire il museo all'interno del sito produttivo, che sarà, entro qualche tempo, visitabile da tutti coloro che verranno a Pedavena.

La fiducia per il rilancio della storica birreria è basata anche sul positivo riscontro avuto alla manifestazione fieristica Pianeta Birra che si è svolta in febbraio a Rimini

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Il blog di Grillo dà eco alla buona notizia. Lavori a gonfie, vele birra a fine maggio.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 22 Aprile 2006

Saranno rispettati i tempi previsti per la produzione della birra e così con inizio maggio, una volta ultimati i controlli che stanno procedendo a ritmo serrato e definiti alcuni passaggi burocratici, lo stabilimento fondato nel 1897 potrà tornare ad essere operativo.

A conti fatti quindi, la prima birra dovrebbe arrivare per la fine di maggio. Prima di poter partire con la produzione rimangono però in sospeso ancora alcune questioni prettamente burocratiche, che saranno risolte entro la settimana prossima, quando inizierà l'arrivo delle materie prime necessarie alla produzione della birra.

Ed in tutta Italia si sta creando una grande attesa per la ricomparsa sul mercato nazionale di uno storico marchio. L'attesa è stata aumentata anche da Beppe Grillo, che ha voluto dare notizia della riapertura della Birreria nel suo blog, ospitando la lettera dei dipendenti dello stabilimento stesso. Centinaia i commenti arrivati.

C'è chi ammette di non aver mai sentito parlare della Pedavena, c'è anche chi ricorda una visita allo stabilimento avvenuta quarant'anni fa, c'è chi si dice pronto ad abbandonare il vino per la birra. Molti invitano a consumare italiano.

Non mancano comunque i commenti negativi, pochi, e così c'è chi si lancia in previsioni iettatorie - tiè - «si chiama proprio birra Pedavena? Poi qualcuno si stupisce che abbiano chiuso? Geniacci del marketing Non rimarranno aperti molto». Sposando così la tesi olandese, che voleva Pedavena quale nome di fantasia non invece - come è in realtà - toponimo derivante dal paese che da 109 anni ospita la Birreria.(ip)

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"Birreria Pedavena"

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 20 Aprile 2006

La nascita di una fattiva collaborazione tra Birreria Pedavena e Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi è auspicio dei vertici di quest'ultimo. Magari all'insegna della produzione di una birra biologica.«La rinascita dello storico marchio Birra Pedavena - affermano il presidente e il direttore del Parco, rispettivamente Guido De Zordo e Nino Martino - offre nuove opportunità di valorizzazione del territorio.

A questo proposito il Parco esprime la propria disponibilità a collaborare con la nuova proprietà, la Castello di Udine, per avviare forme di promozione congiunta del comprensorio e delle produzioni tipiche, dato che la birra può certamente rientrare tra i prodotti agroalimentari che sono diretta espressione delle valenze ambientali della nostra zona».

«Per questo - aggiungono - si potrebbe dar vita a un binomio Birra - Parco, che avrebbe certamente interessanti ricadute promozionali e commerciali.

Un'ipotesi potrebbe essere l'inserimento della birra di Pedavena, magari ottenuta con metodo di produzione biologico, tra i "prodotti Carta Qualità" del Parco.

La domanda di prodotti tipici e "naturali" è in crescita; ecco che dalla loro sinergia potrebbero nascere interessanti opportunità per lo sviluppo del territorio».

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"Incontro ieri in Provincia Cassa integrazione targata "Castello" 41 lavoratori ne usufruiranno per 2 anni"

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 12 Aprile 2006

Da ieri, ufficialmente, cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione per 41 dipendenti della fabbrica di birra di Pedavena. Un provvedimento che ora farà carico alla Castello di Udine, nuova proprietaria dello stabilimento dal 4 aprile, e che avrà una durata di 2 anni. Sarà la stessa azienda friulana, mensilmente, a provvedere al pagamento della quota dovuta ai lavoratori anticipando così ciò che solo successivamente le sarà stornato dal Ministero del Welfare.

Questo ed altro ancora è stato definito ieri mattina nel corso della riunione che si è svolta nella sede della Provincia di Belluno alla presenza dell'assessore al Lavoro Daniela Larese Filon, della dirigente della Politiche Sociali Gabriella Faoro, del sindaco di Pedavena Franco Zaetta, del dirigente della Regione Veneto Simone Chigliano, della rappresentante di Assindustria Sonia Cossalter, dei segretari di categoria provinciali Valerio Costa Flai-Cgil, Riccardo Bernard Fai-Cisl, Giacinto Prest Uila-Uil e delle Rsu.

La Castello era rappresentata invece dal suo presidente Giovanni Leondini e dai suoi collaboratori Febo Leondini, Luigino Barnaba e Gianluca Toppan. «Quello di oggi (ieri) - spiegano le Rsu - è stato un incontro che ha visto la cassa integrazione quale protagonista principale. Ma sono stati vari altri gli argomenti trattati.

Si pensi, ad esempio, al fatto che Castello ci ha annunciato di voler investire a Pedavena, tra 2007 e 2008, circa 1 milione di Euro. Oltre a confermarci che entro il 2006 saranno altri 20 i lavoratori che verranno assunti, andando così ad affiancarsi agli attuali 20.

Confermata la rotazione che avverrà, periodicamente, andando a coinvolgere tutti e 61 i lavoratori. Chi oggi risulta assunto, per capirsi, entrerà tra qualche mese in cassa integrazione per lasciare quel posto a un collega che è attualmente in cassa integrazione.

A questo sistema resteranno escluse alcune figure definite dall'azienda "infungibili", con ogni probabilità i responsabili dei vari settori. Da parte loro, Regione e Provincia predisporranno dei corsi di formazioni per quanti non ancora ricollocati; mentre il Comune di Pedavena ha offerto una collaborazione dal punto di vista logistico». «Infine - concludono le Rsu - abbiamo chiesto alla Castello due incontri: il primo tra la sua dirigenza e tutti 61 i lavoratori di Pedavena, il secondo tra noi Rsu di Pedavena e le Rsu dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro, al fine di iniziare a far parte tutti della stessa famiglia».

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Suona la sirena, il paese rinasce con la Birreria. Alle 8 i primi venti operai al lavoro, una festa che coinvolge tutta la comunità.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 05 Aprile 2006

Risveglio di passione per il paese, che alle 8 di ieri mattina ha sentito risuonare a lungo la sirena della Birreria, ad annunciare l'ingresso degli operai per la prima giornata di lavoro sotto la proprietà Castello. Un suono atteso da sei mesi, da quando il 30 settembre alle 17 la si ascoltò per l'ultima volta, per salutare Heineken che chiudeva lo stabilimento.

All'epoca fu un suono triste, lugubre, permeato di tristezza, della consapevolezza che quel giorno si chiudeva una storia senza sapere se si sarebbe più riaperta. Ieri invece si è trattato di un suono allegro, vivace, che si è diffusoper il paese suscitando ovunque - anche in chi ancora dormiva e da quella sirena è stato d'improvviso svegliato - sentimenti di gioia, di soddisfazione, di rinascita.

La gioia maggiore - mescolata ad un accenno di sonnolenza dettato da sei mesi di inoperosa passione - la si è letta nei visi dei venti operai tornati al lavoro. Sorrisi aperti, conditi da pacche sulle spalle, da strette di mano e battute.

E' cambiata l'atmosfera in Birreria, né poteva essere altrimenti. Diciannove mesi fa - quando Heineken annunciò la volontà di chiudere lo stabilimento accusandolo di {inefficienza produttiva} e manifestando la volontà di trasferire la produzione nelle altre fabbriche italiane del gruppo - iniziò una via crucis che ha raggiunto sì il Golgota il 30 settembre scorso, ma che poi, negli ultimi sei mesi, ne è ridiscesa, alleggerendo via via il carico di tensione, di smarrimento che, tre mesi dopo la prima luce di gennaio, solo ieri si è completamente dissipato al sole d'aprile, che splendendo alto sulla ciminiera pedavenese riscaldava i cuori.

Mai probabilmente un ritorno al lavoro è stato salutato con altrettanta gioia. Ieri invece tutti sorridenti all'ingresso dal cancello, tutti ansiosi di sapere se la sirena avrebbe funzionato. Tutti pronti a ricominciare là da dove ci si era fermati. Più o meno, insomma, visto che per il momento non si può ancora tornare a produrre birra, ma bisogna prima ultimare le verifiche agli impianti – avviate nelle scorse settimane grazie ad un accordo tra Heineken e Castello - per controllare che tutto sia in ordine.

E nell'attesa che la nuova proprietà friulana dia il via alla produzione - che nelle intenzioni, ottimistiche, dovrebbe portare ad avere la prima cotta per metà o al massimo fine maggio - per un momento sembra di essere tornati indietro nel tempo. Non ci sono ancora le nuove divise e così tutti indossano le vecchie tutte di lavoro, griffate Heineken. Un piccolo prezzo da pagare per tornare al lavoro.(ip)

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Comune e Comitato: “Adesso il rilancio” Zaetta garantisce il rispetto degli impegni per chi non sarà riassunto.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 05 Aprile 2006

Se l'apertura dello stabilimento era la partenza, adesso inizia il difficile per la Birreria di Castello, con una salita che porta al Gran Premio della Montagna - quello della prima cotta di maggio - poi al traguardo volante - l'ingresso nel mercato con il marchio Pedavena e con una produzione decisamente superiore a quella portata avanti da Heineken nei suoi trent'anni di dominio - ed infine all'arrivo - il consolidamento di una realtà che appartiene alla storia della birra italiana da 109 anni.

Un percorso che Castello non affronterà in solitudine, ma che sarà portato avanti in collaborazione anche con il Comitato popolare - che dopo un anno da leader ora si prepara ad un passaggio quasi da gregario, tirando la volata al'azienda friulana.

"Per quanto ci riguarda", spiega il presidente del Comitato Siro Celli, "affiancheremo tutte le iniziative di rilancio del marchio Pedavena non in quanto prodotto ma in quanto territorio, guardando a quelle che sono le specificità locali. Per adesso posso dire che sentire la sirena suonare nuovamente dà una grande gioia".

Sempre in prima fila in questi mesi c'è stata anche l'amministrazione comunale. "E' una giornata importante", commenta il sindaco Franco Zaetta. "Era un momento atteso da settembre ed anche se è arrivato un po' più tardi di quanto si sperava ciò che conta è che sia arrivato, che la sirena abbia ripreso a dettare i ritmi al paese.

Siamo fiduciosi per quello che è il programma di Castello siamo pronti a dare il nostro contributo, per quanto di nostra competenza . Aiuteremo ad organizzare la grande festa del paese per la prima cotta e dopo guarderemo a quelle che saranno le iniziative di rilancio del territorio, perché comunque non siamo sponsor di alcuna azienda né siamo disposti a fungere da paravento per nulla.

Di certo garantiremo il rispetto degli impegni istituzionali, che coinvolgono anche Provincia e Regione, rivolti all'eventuale ricollocamento del personale che non dovesse essere riassunto". E' stato necessario attendere trentadue anni – Heineken era diventata proprietaria unica nel 1974 - prima di veder la Bireria tornare in mano italiana.

Logico che tra i più felici ci sia anche PierGiorgio Luciani, erede dei fondatori dello stabilimento e coinvolto in prima persona nelle trattative che all'epoca videro la multinazionale olandese acquistare la Birreria “Pedavena oggi era invasa da una percepibile atmosfera di commozione”, racconta Luciani, "la sirena della fabbrica aveva stamattina suonato la ripresa dell'attività. Girando per il paese ho incontrato molte persone che, riconosciutomi, mi hanno detto di essersi commossi con una stretta al cuore ed anche con le lacrime. Un intero paese torna a vivere". .(ip)

Birreria, le redini restano "in casa"

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 05 Aprile 2006

Referente dello stabilimento è stato nominato il fonzasino mastro birraio Gianni Pasa. È il "padre" della birra del Centenario. Il mastro birraio Gianni Pasa, "padre" della Birra del Centenario, è il nuovo referente di stabilimento della Castello di Pedavena: lo ha comunicato alle Rsu e ai segretari provinciali di categoria Flai-Cgil, Valerio Costa, Fai-Cisl, Riccardo Bernard e Uila-Uil, nell'incontro di ieri nella sede di Assindustria di Feltre, il responsabile finanziario dell'azienda friulana Luigino Barnaba.

Nelle capacità professionali del fonzasino Pasa, che dopo aver concluso alcuni anni fa la sua esperienza con la Heineken lavorava in una birreria di San Marino, è riposta la massima fiducia di Castello. Il suo compito sarà quello di coordinare lo stabilimento ma anche di tenere alta la qualità della birra prodotta.

Ad affiancarlo, la squadra scelta da Castello in base alle proprie esigenze e che da ieri ha iniziato a lavorare: i capiservizio Daniele Bertelle, Alessandro De Carli e Claudio Grando; il responsabile del settore informatico Davide De Martini Bonan; gli addetti alla manutenzione Tiziano Bortolot, Patrizio Maccagnan, Ivano Zallot, Graziano Zuglian; gli addetti alla produzione Franco Bassani, Novelio Fantinel, Lucio Faoro, Eros Maoret, Dario Mazzier; gli addetti al confezionamento Enereo Boschet, Bruno De Riz, Fiorenzo Funario, Mirco Gorza, Aldo Sartor; gli addetti alla logistica Giancarlo Strappazzon, Ermanno Tonet.

Venti persone alle quali, com'è previsto nell'accordo ministeriale, se ne aggiungeranno altrettante entro il primo anno di "cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione". Il regime garantisce l'80\% dello stipendio ma non può superare i 930 euro lordi mensili e sarà sottoscritto martedì nella sede della Provincia di Belluno (verrà poi anticipata mensilmente da Castello).

Sempre ieri è stata confermata la rotazione tra il personale impiegato nei venti posti al momento disponibili.

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Castello prende la Birreria e la rimette al lavoro.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 04 Aprile 2006

Ieri a Treviso la firma per l'acquisto, oggi alle otto gli operai nello stabilimento.

Formalizzato il passaggio di consegne da Heineken all'azienda friulana. Stamattina venti dipendenti riaccendono le macchine. La prima birra a maggio.

Un piccolo passo per l'umanità, un grande passo per la comunità, che da questa notte a mezzanotte ha ritrovato la propria Birreria, tornata in mano italiana grazie alla friulana Castello che ieri ha siglato l'atto d'acquisto da Heineken.

Si chiude così - ma in realtà è un nuovo inizio - una vicenda lunga e tortuosa, che ebbe il via il 22 settembre 2004 con l'annuncio shock della multinazionale di chiudere lo stabilimento fondato bel 1897 dai fratelli Luciani.

Diciannove mesi dopo quell'annuncio appartiene ormai al libro dei ricordi, grazie alla costanza della popolazione - riunitasi in un Comitato che è sempre stato in prima fila in questa sfida - all'impegno dell'amministrazione e delle altre istituzioni locali e nazionali, all'intuizione di un gruppo di imprenditori italiani della birra, che hanno riconosciuto l'importanza della fabbrica pedavenese e di tutto ciò che essa rappresenta per la comunità locale e per il mondo birrario nazionale.

Una fabbrica che è il simbolo stesso di Pedavena - tanto che quando il 10 gennaio si raggiunse l'accordo per la cessione tutte le campane del paese suonarono a festa - e nella quale hanno lavorato generazioni di pedavenesi.

Ora grazie a Castello altre vi potranno lavorare in futuro. Già da questa mattina alle 8 i primi venti dipendenti varcheranno il cancello dello stabilimento - sei mesi dopo esserne usciti per la chiusura olandese - per tornare ad occuparsi di macchinari che conoscono bene, per verificare con calma - ma non troppa - lo stato effettivo degli impianti,in modo da capire quando si potrà ricominciare a produrre la birra Pedavena.

Delle prime verifiche – secondo le quali la situazione è migliore del previsto - sono già state realizzate nelle ultime settimane, grazie ad un accordo con Heineken che ha richiamato in servizio otto operai.

“Io sono ottimista e dico che avremo la birra per metà maggio, al massimo per fine maggio”, afferma con convinzione Eliano Verardo, amministratore delegato di Castello. “Purtroppo prima di poter ufficialmente riprendere la produzione dobbiamo ultimare alcune verifiche sugli impianti e soprattutto alcuni passaggi burocratici che sino a ieri non erano possibili”. Intoppi che erano previsti, ma che sono diventati risolvibili soltanto ieri mattina con la firma dell'atto di cessione, in uno studio notarile di Treviso, alla presenza dei vertici di Castello e dei rappresentanti di Heineken Italia e di Ubm.

Per il momento si riparte con venti assunzioni e 41 persone in cassa integrazione.Nelle intenzioni della nuova proprietà si dovrebbe procedere ad una turnazione degli occupati, arrivando comunque ad assumere altre venti persone l'anno prossimo. Ed intanto Castello conferma la propria grande attenzione per il rilancio della Birreria convocando per giovedì nel locale di vendita accanto alla fabbrica il proprio consiglio d'amministrazione (ip).

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Ad Alassio ha successo l'iniziativa di marketing promossa dai nuovi proprietari dello stabilimento Vento in poppa per la Pedavena.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 02 Aprile 2006

Domani la cessione a Castello, successo della barca alla Volvo Cup.

Da domani, con l'ufficializzazione della cessione da Heineken a Castello della Birreria, il vessillo dello stabilimento svetterà nuovamente all'ingresso del paese, mentre nell'attesa si è dispiegato al vento ligure, durante la prima tappa della Volvo Cup - disputata ad Alassio - alla quale hanno partecipato imbarcazioni provenienti da sei nazioni europee.

E buona è stata alla fine la prova del natante firmato Pedavena, impegnato nella categoria Melges 24. Ma in questo caso l'aspetto sportivo è secondario, perché l'impegno maggiore profuso dalla nuova proprietà della Birreria - grazie al lavoro della T&F Partners - è rivolto al rilancio del marchio.

Ecco quindi che all'interno di Casa Alassio, la tensostruttura allestita a due passi dal molo d'ormeggio, ha trovato spazio uno stand dedicato allo storico marchio creato a fine Ottocento.

Il progetto di rilancio curato da T&F Partners parte dal valore completamente italiano della Pedavena - e della stessa Castello che da domani ne sarà proprietaria – oltre che dalle particolarità e specificità socio-culturali del territorio dove è sorto nel 1897 lo stabilimento birrario, una specificità che ben si è vista negli ultimi due anni, con l'impegno dell'intera comunità in difesa di un suo simbolo, di una sua identità, quella della fabbrica appunto.

Una vicenda che anche ai velisti presenti ad Alassio – come già era accaduto a febbraio a Rimini per Pianeta Birra - è stata narrata, partendo dalle origini della Birreria per arrivare sino ai giorni nostri, sino al progetto di rilancio in grande stile che Castello ha deciso di avviare e che verterà inizialmente nell'assunzione di venti dipendenti.

Unica assente alla tre giorni ligure proprio la birra Pedavena - sostituita per l'occasione dalla Castello - in quanto la prima cottà arriverà entro la fine della primavera .

Tra i partners della Birreria in questo rilancio anche il Parco nazionale Dolomiti bellunesi - sceso anch'esso ad Alassio - a significare le radici che questa fabbrica e questa produzione hanno con il territorio locale ed a valorizzare ulteriormente le risorse del territorio, a partire dall'acqua che è uno dei valori aggiunti della Pedavena. (ip)

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Birra Pedavena protagonista alla Volvo Cup di Vela di Alassio

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 01 Aprile 2006

La Birra Pedavena è sbarcata, è proprio il caso di dirlo, alla Volvo Cup, uno dei più importanti eventi agonistici della vela.

La regata, che lo scorso week end ha avuto come prima tappa Alassio, vede la partecipazione di 87 equipaggi raappresentativi di sei nazioni.

La presenza di Birra Pedavena si è concretizzata in un punto ospitalità per i velisti e nell'apposizione del logo su un'imbarcazione.

Un' iniziativa, questa, che rientra nel vasto progetto di rilancio del marchio promosso dalla nuova proprietà Birra Castello.

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Il minimo di operai per la ripresa produttiva.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 30 marzo 2006

Lunedì il passaggio definitivo a Castello,ma l'azienda è costretta a rivedere i piani.

Rispettato l'impegno delle venti assunzioni ma le Rsu speravano che si potesse arrivare a trenta dipendenti.

Conto alla rovescia ormai avviato per il passaggio di consegne tra Heineken e Castello in merito alla proprietà della Birreria, che verrà sancito lunedì prossimo. Risolti gli intoppi burocratici che hanno rallentato la firma dell'accordo - inizialmente prevista per inizio marzo - adesso si può cominciare a fare sul serio, anche se il tempo perso ha costretto l'azienda friulana a rivedere i propri programmi, limitandosi a garantire per l'anno in corso il numero minimo di occupati promesso, senza arrischiare un aumento che in realtà tutti speravano possibile.

“Da questo punto di vista”, spiegano le Rsu aziendali,”c'è un po' di rammarico, perché speravamo davvero che le assunzioni potessero aumentare rispetto alle venti unità che da subito loro hanno garantito.

Effettivamente,se avessero confermato le cifre di produzione che avevano inizialmente indicato – circa 150 mila ettolitri - ci sarebbe stato bisogno di una trentina di operai, ma avendoci detto che a causa del tempo perso per il passaggio di proprietà non si supereranno i 90 mila ettolitri, accontentiamoci dei venti assunti”.

Il piano industriale di Castello per la Birreria non è ancora stato ufficialmente presentato agli ex dipendenti Heineken, ma sarà illustrato una volta siglato l'accordo per la cessione dello stabilimento birrario. Per il momento l'azienda friulana ha comunque illustrato le proprie intenzioni relativamente alla produzione di quest'anno e del prossimo.

Novantamila ettolitri entro dicembre 2006 ed altri 250 mila nel 2007, mentre inizialmente si pensava di riuscire ad arrivare a 300 mila nel secondo anno di proprietà. “Anche questa riduzione ha portato un po' di rammarico tra gli operai, perché significa che nel 2007 saranno assunte altre venti persone, sino ad arrivare a quel limite minimo di quaranta dipendenti che Castello ha sempre promesso.

Certo, loro si mantengono prudenti e non si sbilanciano con promesse che rischierebbero poi di non poter mantenere, e quindi da questo punto di vista sono molto seri, ma è evidente che noi speravamo in qualcosa di più.

Soprattutto, rimane ancora il dubbio di come verranno scelti questi operai”. Nel frattempo sono otto le persone che hanno già ricominciato a lavorare - sotto la guida di Heineken sino a lunedì - per verificare lo stato degli impianti ed iniziare le prime procedure per la riattivazione,i modo che una volta sottoscritto l'atto di acquisto Castello possa iniziare quasi da subito la produzione di birra, senza dover perdere ulteriore tempo.

Le speranze sono quelle di arrivare ad avere la prima cotta entro la fine della primavera.(ip)

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Castello "avanti piano", Zaetta ottimista .

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 29 marzo 2006

«Il 2006 sarà un anno di transizione per la birreria Pedavena. Prendiamone atto tutti e attendiamo fiduciosi che la situazione si incammini per il verso giusto»: ai lavoratori preoccupati per i ritardi del riavvio della produzione, il sindaco di Pedavena, Franco Zaetta chiede di valutare comunque i risvolti positivi della questione: «riteniamoci fortunati per il fatto che la fabbrica sia stata riaperta».

Comprende i timori dei dipendenti?

«Certo, ma capisco anche le difficoltà oggettive incontrate dalla Castello che si sta muovendo il più velocemente possibile affinché la produzione riparta al più presto. Si sapeva fin dall'inizio che il riavvio avrebbe presentato qualche problema. E i tempi, inevitabilmente, si allungano. Ma sono fiducioso che dal 4 aprile, giorno in cui lo stabilimento sarà ufficialmente passato di proprietà dalla Heineken alla Castello, la situazione subirà un'accelerazione».

Di che tipo?

«Una volta ripresa l'attività partirà anche un'adeguata campagna pubblicitaria e tutto quello che può essere utile per promuovere il prodotto. Dobbiamo quindi guardare al futuro in maniera positiva, senza momenti di sconforto. Capisco le paure dei lavoratori, in attesa di conoscere le prospettive di rientro al lavoro. Ma probabilmente questo è già qualcosa in più rispetto all'ipotesi buia che per vari periodi, da quel 22 settembre 2004 in cui è stato dato l'annuncio della chiusura, si era prefigurata all'orizzonte».

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Incontro con le Rsu .Castello, si riparte con 100mila ettolitri .È metà della produzione annunciata.

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 28 marzo 2006

Tra una settimana esatta la birreria Pedavena sarà ufficialmente di proprietà della Castello di Udine. Nel 2006 produrrà 90, 100 mila ettolitri, un po' meno dei 150, 200 mila previsti originariamente. Un calo dovuto a intoppi burocratici successivi alle operazioni di cessione della fabbrica da Heineken all'azienda friulana che, inevitabilmente, hanno fatto slittare i tempi di riavvio della produzione.

A illustrare le linee guida del piano industriale, ieri nella sede di Assindustria di Belluno, c'erano il responsabile amministrativo Barnaba, la referente del personale Bettoni e i consulenti Callestani e Toppan, assenti invece il presidente Leondini e l'amministratore delegato Verardo.

Loro interlocutori, accolti da Sonia Cossalter di Assindustria, i sindacalisti Roberto Montagner e Valerio Costa (Flai-Cgil), Riccardo Bernard (Fai-Cisl), Giacinto Prest (Uila-Uil) e le Rsu Davide De Martini Bonan, Lucio Faoro, Edy Marcabrun e Roberto Turrin.

«Come previsto dall'accordo ministeriale - spiegano le Rsu - nel giro di pochi giorni saranno assunte venti persone, mentre entro il primo anno di cassa integrazione altre venti. Per cause strettamente legate alla burocrazia saranno circa 100 mila gli ettolitri prodotti quest'anno, qualcosa meno del previsto. Del totale, circa 20 mila ettolitri saranno Birra Pedavena, il resto private label. Per il 2007 saranno invece almeno 250 mila e poi via via a crescere negli anni successivi».

«Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali - aggiungono - la cassa integrazione per chiusura concessa da Heineken si trasformerà, dal 4 aprile, in cassa integrazione per riorganizzazione e ristrutturazione.

Ciò significa che il piano sociale di Heineken terminerà in quella data. Da allora, tra le proposte avanzate, ci sarà anche quella della rotazione del lavoro per fare in modo che durante il periodo di cassa integrazione, non lavorino sempre le stesse persone. Ma di questi dettagli riparleremo dalla settimana prossima.

Da quando, cioè, Castello sarà a tutti gli effetti la nuova proprietaria». «Infine - concludono le Rsu - sarà da trattare l'organizzazione di corsi di formazione qualora ci dovessero essere degli esuberi. Gli enti locali infatti, al Ministero del Welfare, si erano assunti l'impegno di predisporre eventuali corsi. L'auspicio, naturalmente, è che questi non debbano servire: speriamo che tutti riescano a trovare un'occupazione».

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Ad Alassio la barca targata Birreria è undicesima. Successo in mare e all'asciutto per il marketing di Pedavena.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 26 marzo 2006

Nemmeno il maltempo ha fermato la corsa della Birra Pedavena, che anzi ad Alassio in occasione della Volvo Cup di vela - alla quale sono iscritti oltre 150 concorrenti - sta mietendo un successo dietro l'altro. Per quanto riguarda la competizione, l'imbarcazione targata Pedavena dopo la prima giornata di gara - la seconda è stata rinviata per assenza di vento e verrà recuperata oggi prima della terza regata - è undicesima nella categoria Merges 24, su 51 partecipanti.

Il successo maggiore arriva però dallo stand curato dalla T&F Partners - che si occupa del marketing di Pedavena per conto della nuova proprietà Castello - ed allestito all'interno della tensiostruttura Casa Alassio che ospita il parterre d'arrivo a pochi passi dal molo d'ormeggio.

Uno stand di tutto rispetto, sia per dimensioni che per visibilità, che consente al marchio Pedavena ed alla Birreria di farsi conoscere ed apprezzare anche in terra ligure.

In assenza della birra - che dovrebbe arrivare per fine maggio o inizio giugno - per il momento viene offerta direttamente quella Castello, ma per il resto si parla solo di Pedavena, di Birreria e di Parco Dolomiti bellunesi. C'è la storia dello stabilimento dal 1897 ai giorni nostri, della comunità locale, della sua lotta - vincente - contro la multinazionale olandese Heineken per ottenere la prosecuzione della produzione birraria.

C'è spazio per parlare del territorio nel suo complesso, diffondendo i cd sul Parco Dolomiti. C'è soprattutto modo di far riscoprire un marchio che in fondo tutti conoscono - e lo dimostra ancora una volta l'attenzione riservata dai velisti allo stand pedavenese.

Quella di Alassio è la prima tappa della Volvo Cup, che a inizio giugno - dopo il passaggio di Bari - sarà a Cala Galera. Ed in occasione della terza tappa lo stand pedavenese sarà arricchito dalla presenza della birra Pedavena, che poi sino all'ultima tappa - a Torbole a fine luglio – diverrà l'attrazione principale. (ip)

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Pedavena sbarca ad Alassio.Castello promuove lo stabilimento alla Volvo Cup.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 24 marzo 2006

Per quest'anno meglio cambiare, nuova spiaggia, nuovo mare, e così la Birra Pedavena si appresta a sbarcare in quel di Alassio, per la prima tappa della Volvo Cup, manifestazione velica a carattere internazionale che si protrarrà in terra ligure da oggi a domenica.

Non sarà una presenza effimera quella pedavenese, legata alle bizze del vento che accompagnerà la regata, ma sarà semmai una presenza sobria e concreta, con uno stand di grande richiamo per rilanciare uno dei marchi birrari storici dopo un periodo di appannamento legato alla scarsa considerazione di Heineken che mai ha creduto nelle sue potenzialità.

Chi invece ci crede e lo dimostra appunto con questo primo intervento è la nuova proprietà della Birreria pedavenese, la Castello di Udine - che formalmente arriverà ad inizio aprile ma che già da tempo ha avviato la campagna per il rilancio.

Giocoforza non ci sarà materialmente la birra Pedavena - che non sarà prodotta prima di fine maggio/inizio giugno e quindi sarà momentaneamente sostituita dalla Castello - ma ci sarà un punto informazioni dove T&F Partners,azienda che si occupa del marketing della Birreria per conto di Castello, promuoverà il territorio pedavenese nel suo complesso, raccontanto la storia della Birreria ed il contesto nel quale lo stabilimento è nato e vissuto sino a diventare l'emblema di una comunità che nel momento di difficoltà - quando Heineken ne ha decretato la chiusura e la morte - si è mobilitata tutta insieme per salvarlo.

E mentre ad Alassio il marchio Pedavena solcherà le onde liguri, a Pedavena proseguono gli incontri per arrivare al passaggio di consegne tra Heineken e Castello con inizio aprile.

Tra gli aspetti tecnici da affrontare, alcuni riguardano il personale. Per questo lunedì si terrà una riunione nel corso della quale si parlerà del piano industriale della nuova proprietà, con le conseguenti assunzioni, e della nuova cassa integrazione per chi invece non sarà richiamato al lavoro. (ip)

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Equivoco sui contenuti dell’incontro in programma ieri: azienda e sindacati rinviano

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 22 marzo 2006

(r.g.) Esordio sfortunato della Castello a Pedavena: ieri giornata all'insegna dei malintesi tra i dirigenti dell'azienda friulana e i lavoratori della fabbrica. Quello che doveva essere un confronto su piano industriale e assunzioni si è rivelato invece una riunione che, secondo gli intendimenti dell'azienda friulana, avrebbe dovuto definire le casse integrazioni e gli ammortizzatori sociali. Disguido tecnico o incomprensioni logisitiche, fatto sta sono stati rinviati sia l'incontro mattutino con sindacati e Rsu, sia l'assemblea con i lavoratori in programma per il pomeriggio.

All'appuntamento delle 11 nella sede di Assindustria Belluno erano presenti, per Castello, l'avvocato Toppan e la referente del settore personale Romana Bettoni. Loro interlocutori, invece, le Rsu Davide De Martini Bonan, Lucio Faoro, Edy Marcabrun e Roberto Turrin e i responsabili alimentaristi di Cgil Roberto Montagner (Flai regionale) e Valerio Costa (Flai provinciale), Cisl Riccardo Bernard (Fai provinciale) e Uil Giacinto Prest (Uila provinciale). Nemmeno un'ora di chiacchierata, in cui è emersa la differenza di intenti, e poi unanime la decisione di aggiornare il tutto, alla presenza anche del presidente e dell'amministratore delegato di Castello (rispettivamente Gianni Leondini ed Eliano Verardo), lunedì alle 10, sempre nella sede di Assindustria Belluno. Per quanto riguarda l'assemblea con i lavoratori, si terrà in birreria alle 17.

Nel frattempo, proprio ieri, è salito da 4 a 6 il numero di addetti dell'area tecnico-manutentiva che si stanno occupando del riavvio dei macchinari. A questi si aggiunge una settima figura impiegata in mansioni varie come ad esempio la gestione del magazzino.

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I dipendenti della Birreria incontrano la Castello

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 18 marzo 2006

(r.g.) Duplice riunione, martedì, per i lavoratori della Birreria Pedavena. Al mattino, alle 11 nella sede di Assindustria a Belluno, le Rsu incontreranno i vertici della Castello. Alle 16 invece, in Birreria, assemblea dei dipendenti che, ad oggi, fanno ancora tutti capo ad Heineken. «Nel primo appuntamento - spiega Davide De Martini Bonan delle Rsu - affronteremo con Castello due argomenti molto importanti: il piano industriale e la questione relativa alle assunzioni. Al momento sono stati richiamati al lavoro quattro manutentori e una sorta di figura jolly che si occupa un po' di tutto. Nel pomeriggio di martedì, invece, ci ritroveremo tra noi per aggiornarci su quanto avvenuto in questi ultimi tempi». Nel frattempo la Castello si prepara a sbarcare ad Alassio alla regata "Volvo Cup".

«Dal 24 al 26 marzo - spiega Stefano Falcone, responsabile del marketing della società friulana - saremo presenti a questa che è una manifestazione di nicchia ma che ha significativa valenza nazionale». Tra le ulteriori novità di Castello c'è poi quella di aprire la fabbrica a visite guidate».

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Pedavena, il marketing va a gonfie vele.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 18 marzo 2006

Il marchio acquistato da castello sarà protagonista alla Volvo Cup.

Non sarà l'America’s Cup, ma la Volvo Cup che partirà venerdi prossimo con la prima tappa di Alassio non è certo una manifestazione da sottovalutare, vista la valenza nazionale e la presenza, ai nastri di partenza, di velisti di prim’ordìne, alcuni dei quali con un trascorso proprio nella più antica manifestazione velica. Ed è proprio sulla base di queste considerazioni che alla regata - che si protrarrà sino a fine luglio - sarà presente anche Birra Castello, promuovendo in quella sede il marchio Pedavena e la Birreria.

“Saremo presenti con un chiosco e con un punto inforrnazioni» spiegano i responsabili di T&F Partners, l’azienda che si occupa del marketing Pedavena per conto di Castello”.

“Nell’attesa di avere a disposizione la birra Pedavena porteremo la Castello e promuoveremo il territorio di Pedavena, puntando anche sulla storia della Birreria e sul contesto nel quale è nato e vissuto questo stabilimento. spiegando cosa significhi per la comunità locale”.

La tre giorni di Alassio sarà quindi il punto di partenza di una campagna pubblicitaria e di sensibilizzazione per rilanciare un marchio che negli ultimi anni, con la gestione Heineken, era pressochè inesistente, con una produzione annua di circa 16 mila ettolitri, un volume insignificante rispetto alle potenzialità del marchio ed alle opportunità del mercato.

Senza arrivare a saturare la produzione della Birreria con la sola Pedavena - ed anzi diversificando la produzione puntando anche su altre birre speciali - Castello ha comunque intenzione di rilanclare appieno lo storico marchio, una volta preso possesso - ad inizio aprile - dello stabilimento.

“Giocoforza per problemi tecnici legati alla riattivazione degli impianti ed alla tempistica della produzione stessa, non avremo a disposizione la birra Pedavena prima della terza tappa, quella di Cala Galera di inizio giugno.

Saremo comunque presenti anche alla seconda tappa della Volvo Cup, in programma Bari dall’11 al 13 maggio. In quell’occasione avremo uno stand nel quale oltre a ricordare la storia della Birreria punteremo in particolare sul marchio Pedavena, sul suo essere una birra con l’anima dentro. Infine, a partire da Cala Galera distribuiremo solo birra Pedavena”.

Se la campagna di promozione nazionale dello storico marchio avrà il suo avvio con [a Volvo Cup, altre sono Comunque le iniziative in prograrmma. Da un punto di vista di marketing Pedavena sarà presente alla PrealpiBike GranMarathon di Valdobbiadene, mentre la comunità locale si sta attivando per organizzare una festa in occasione della prima cotta. (ip)

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Birreria

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 10 marzo 2006

Le assunzioni dei lavoratori e il riavvio della produzione di birra saranno i temi cardine dell'incontro di stamattina, nella sede di Assindustria a Belluno, tra Castello, Heineken e rappresentanze sindacali.

Mentre la futura gestione del locale Birreria Pedavena è stato invece la protagonista del confronto avuto ieri sera tra il neo proprietario Lionello Gorza e l'Amministrazione comunale di Pedavena. Da quest'ultimo è emerso che sarà individuato un piano complessivo di sistemazione dello stabile sia nella sua parte esterna (comprensiva del parco), sia in quella interna.

«Nello specifico lo storico affresco di Resentera - spiega Gorza - necessita di un'opera di recupero. Questa avverrà a stralci. Inizialmente sarà messo in sicurezza, con il lavoro di un restauratore tutti i lunedì (giorno di chiusura del locale). Per completare il tutto a novembre nel periodo di chiusura per ferie».

Nel frattempo si attende la riunione di stamattina nella quale, come spiega Davide De Martini Bonan delle Rsu, «si affronterà la cessione di ramo d'azienda che è in atto tra Heineken e Castello. Dopodiché è nostro auspicio che si inizi ad affrontare concretamente il piano industriale. Ad oggi, rispetto all'ultimo incontro avuto lo scorso 10 gennaio, c'è poco di nuovo.

Se non che, proprio in questi giorni, quattro persone sono state chiamate da Heineken per avviare il ripristino degli impianti. Addetti alla manutenzione che proseguiranno il lavoro per un paio di settimane e ai quali, con ogni probabilità, se ne aggiungeranno degli altri impiegati anche in ambiti diversi».

«Quanto emerso nella riunione di domani (oggi) alla quale parteciperanno Rsu ma anche sindacati provinciali e regionali - sottolinea De Martini Bonan - sarà comunicato a tutti i lavoratori in un'assemblea che convocheremo la settimana prossima».

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La Birreria si riaccende,quattro operai al lavoro, ripresa più vicina.

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 09 marzo 2006

“La macchina Birreria è partita”. Non è ancora il nuovo corso italiano, quello di Birra Castello – per il quale si deve attendere ancora qualche settimana per via di alcuni intoppi burocratici - ma è un primo passo in quella direzione.

Da lunedì quattro operai manutentori - per il momento ancora sul libro paga di Heineken – sono al lavoro in Birreria, per cominciare le operazioni di riattivazione degli impianti, fermi ormai da cinque mesi. L'ultima sirena si levò il 30 settembre e da allora lo stabilimento con 109 anni di vita ha risuonato solo di silenzio.

Ora ci sono questi primi passi, che rimbombano nelle sale vuote, che annunciano una riapertura sempre più vicina. Ci vorranno almeno quaranta giorni per mettere gli impianti in condizione di funzionare. Occorre innanzitutto capire quale sia lo stato delle apparecchiature, dopo 150 giorni di riposo forzato - e con un inverno particolarmente rigido. Una manutenzione c'è sempre stata, ma limitata al minimo.

Ora serve verificare che l'inattività non abbia prodotto danni alle tubature, alle guarnizioni, alle valvole, alla sala cottura. Poi, si potrà cominciare a produrre la birra Pedavena, la prima nuovamente italiana dopo 32 anni, da quell'ormai lontano 1974 nel quale Heineken acquistò la proprietà della Birreria dai Luciani.

“La macchina è partita è questa è una notizia ottima, spiega Eliano Verardo, amministratore delegato di Castello, adesso si tratta di capire quale sia lo stato degli impianti. Domani con il direttore dello stabilimento valuteremo quanti operai richiamare la settimana prossima, per affiancarli ai primi quattro già al lavoro. Ci servono operai specializzati, elettricisti.

Purtroppo in questi mesi alcuni se ne sono andati, perciò dobbiamo capire anche se sia possibile chiamare qualcuno dall'esterno, perché più persone abbiamo al lavoro meglio è, in questa fase”.

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Nei prossimi giorni via alla manutenzione in vista della ripresa della produzione

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 03 marzo 2006

Praticamente pronte le prime assunzioni della nuova Birreria targata Castello, grazie all'accordo con Heineken, che ha accettato il piano di lavoro proposto dall'azienda friulana. I primi dipendenti - quattro o cinque persone – saranno pescati nel settore tecnico-manutentivo e potranno iniziare a lavorare già dalla prossima settimana. Sotto la guida dell'attuale direttore dello stabilimento avranno il compito di verificare la situazione degli impianti e di iniziare le procedure per la loro riattivazione, accelerando i tempi di ripresa della produzione.

“Siamo soddisfatti di come stanno procedendo le cose”, racconta Eliano Verardo, amministratore delegato di Castello, al termine di una lunga giornata di colloqui, “Purtroppo non siamo ancora formalmente proprierari della fabbrica, ma si tratta solo di lungaggini burocratiche. Heineken ha comunque accettato il nostro piano di lavoro e così possiamo iniziare ad attivarci, cercando di recuperare un po' del tempo perso. Ci hanno inoltre consegnato i dati sensibili sui dipendenti e quindi adesso possiamo capire quali professionalità assumere in questa prima fase”.

Non avrà comunque tempi brevi la fase di riattivazione degli impianti, che dovrebbe richiedere circa 45 giorni di lavoro. Di conseguenza, nella migliore delle ipotesi la produzione potrebbe partire per la metà di aprile. “Ovviamente vorremmo ridurre questi tempi, ma non sarà facile.

Certo è importante che Heineken ci lasci entrare nello stabilimento e cominciare a lavorare anche se non ne siamo ancora i proprietari. A breve ci consegneranno anche del materiale relativo al marchio Pedavena, perché è chiaro che noi non stiamo fermi ad aspettare di avviare la produzione, ma continuiamo a lavorare intanto per cercare gli ingredienti di qualità necessari e poi per piazzare la birra una volta pronta”. Nel corso della giornata di ieri Verardo dopo aver incontrato il direttore della Bireria targata Heineken Franco Zurru si è recato a Belluno per un colloquio, lungo, con i vertici di Assindustria. “Era un incontro necessario, per presentarci, per concordare alcune questioni. Per lo più si è trattato di aspetti burocratici, che per quanto odiosi devono essere espletati”.

Una chiacchierata informale c'è stata anche con il sindaco di Pedavena Franco Zaetta.

“Abbiamo parlato soprattutto dei tempi non proprio brevi che ci separano dalla prima cotta”, spiega Zaetta, “Castello vorrebbe avere la birra pronta quanto prima, al più tardi per fine maggio. E' positivo che la settimana prossima i primi dipendenti possano tornare al lavoro, per verificare lo stato di conservazione degli impianti e cominciare le opere per la loro riattivazione. Prossimamente, quando saranno formalmente i proprietari della Birreria, programmeremo anche un incontro con le altre istituzioni del territorio”. (ip)

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La Birreria riapre, "Bionda" a metà maggio

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 03 marzo 2006

Entro il 20 marzo sarà definita la nuova squadra di dipendenti a cui sarà affidato il compito di riavviare la produzione di birra nello stabilimento ex Heineken di Pedavena.È di ieri pomeriggio la consegna da parte della multinazionale olandese, rappresentata dal responsabile delle Risorse Umane Mario Perego, di tutta la documentazione relativa ai lavoratori all'amministratore delegato di Castello, Eliano Verardo e ai suoi collaboratori.

«Ora - afferma Verardo - ci attende la fase della selezione. Ma non è da escludere, dato che qualche dipendente ha deciso di lasciare il proprio impiego, anche quella di un possibile reintegro delle figure professionali necessarie. Andremo a convocare i tecnici, in primis i manutentori, che consentiranno di far ripartire la produzione. Quest'ultima fase, comprimendo in una quarantina i giorni necessari per il ripristino, potrà avvenire all'incirca a metà aprile.

Mentre la prima birra sarà ottenuta, sempre in linea di massima, a metà maggio. Un evento, questo, che verrà festeggiato con una grande festa popolare caratterizzata dalla degustazione della prima cotta. Inoltre, con la collaborazione di quanti si sono offerti di contribuire alla valorizzazione del marchio Pedavena e del paese in cui questo è nato, ci stiamo già muovendo anche a favore della partecipazione a varie altre manifestazioni promozionali».

«Al momento - aggiunge Verardo - si sta concludendo il conferimento del ramo d'azienda Heineken nella nostra nuova società chiamata Pedavena srl. Questa a sua volta, probabilmente a fine anno, si fonderà cedendo le proprie quote alla Castello di Udine spa per fondervisi definitivamente. Per dar vita a una nuova realtà, detentrice di due stabilimenti, che potrebbe chiamarsi ad esempio "Castello - Pedavena".

Contemporaneamente, e la riunione di oggi pomeriggio (ieri) è stata in questo senso molto importante, stiamo definendo gli ulteriori passaggi burocratici che vanno seguiti. In calendario vi è una serie di riunioni che saranno certo utili a chiarire la strada da percorrere. Tra questi, ad esempio, quello necessario al Ministero del Lavoro. Ma anche quelli con le Rsu».

E Davide De Martini Bonan, membro appunto delle Rsu, afferma che «è nostro auspicio avere quanto prima degli incontri sia con Heineken che con Castello per definire l'operazione relativa alle assunzioni e per ridare avvio alla produzione».

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A fine marzo l'ingresso di Castello in Birreria

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 28 febbraio 2006

Giovedì un incontro fra le aziende, il gruppo friulano aspetta i dati sugli operai per decidere le assunzioni In programma anche una riunione con gli industriali.

Si allungano i tempi per il passaggio di consegne tra Heineken e Castello in merito alla proprietà della Birreria, per colpa di una serie di intoppi burocratici dettati prevalentemente dall'organizzazione un po' troppo elefantiaca della multinazionale.

A quasi due mesi dall'accordo per la cessione, il cambio della guardia a Pedavena resta bloccato. Si dovrà attendere la fine di marzo prima di celebrare il ritorno in mano italiana dello storico stabilimento. "Purtroppo siamo in ritardo", spiega con una punta di delusione appena accennata Eliano Verardo, amministratore delegato di Birra Castello, "Avremmo voluto chiudere più celermente questa fase delle trattative, ma non è davvero possibile.

Abbiamo stilato un calendario di incontri,che vedrà la seconda puntata, dopo la prima che si è svolta qui da noi, giovedì in Birreria. Devo sottolineare comunque la disponiblità di Heineken, perché il nostro interlocutore di dopodomani, l'attuale direttore della fabbrica, tornerà dalle ferie con alcuni giorni d'anticipo proprio per parlare con noi".

L'incontro tra Verardo, i suoi collaboratori e Franco Zurru - che dopo un potenziale passaggio allo stabilimento di Massara è rimasto alla guida della Birreria in questa fase delicata - e gli altri dirigenti Heineken è in programma per le 13 allo stabilimento. A seguire, verso le 15, i responsabili di Birra Castello saliranno invece a Belluno, per incontrare l'associazione Industriali e la Camera di Commercio locali. In giornata Verardo dovrebbe anche incontrarsi,

per una classica visita di cortesia, con l'amministrazione comunale pedavenese. "Nel corso della riunione con Heineken", prosegue Verardo, "ci faremo finalmente consegnare i dati sensibili sugli operai e quindi dopo potremo iniziare a ragionare su chi assumere. Per il momento avremo bisogno di personale che rimetta in funzione i macchinari,poi serviranno i mastri birrai ed in questo caso potremmo pensare ad una turnazione degli assunti".

La speranza non detta è che non si debba però attendere sino a fine marzo per entrare nello stabilimento, ma che si possa invece accordarsi con Heineken per anticipare quantomeno l'ingresso degli operai addetti alla manutenzione degli impianti, in modo da poter partire con la produzione praticamente al momento del passaggio delle consegne. Questo consentirebbe di non ritardare eccessivamente l'uscita sul mercato della birra Pedavena, che in queste settimane ha già dimostrato di suscitare una profonda attesa nei consumatori.

Grazie soprattutto al lavoro dei responsabili del marketing del marchio, la T&F Partners di Stefano Falcone, al lavoro da settimane per individuare collaborazioni ed eventuali sponsorizzazioni con le quali rilanciare la birra pedavenese.

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La prossima settimana incontro tra Castello e Heineken

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 24 febbraio 2006

(r.g.)«Mi congratulo con Lionello Gorza per aver portato a termine l'acquisto, della Birreria Pedavena. Non vediamo l'ora di intraprendere, assieme a lui, un percorso di vivace valorizzazione dello storico stabile di via Vittorio Veneto».

Eliano Verardo, amministratore della Castello di Udine spa, all'indomani dell'acquisizione del locale compiuta da Gorza esprime la sua soddisfazione. «Con Gorza abbiamo già avuto dei confronti - afferma - per definire alcune manifestazioni da porre in essere.

Massima collaborazione, quindi, tra fabbrica e locale». «Per quanto riguarda invece la questione dei lavoratori dello stabilimento - aggiunge Verardo - siamo ancora in attesa di incontrare i funzionari Heineken per il passaggio di consegne della documentazione relativa ai dipendenti.

Con ogni probabilità la riunione si terrà la settimana prossima o, al più tardi, tra una decina di giorni. Al momento noi abbiamo in mano solo dei numeri di matricola che, naturalmente, non ci dicono niente. Ecco quindi che, per far iniziare l'attività in maniera completa, sarà fondamentale l'appuntamento con Heineken».

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Pedavena celebra la sua birra

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 19 febbraio 2006

Alla festa per i 109 anni della fabbrica l'annuncio della prima cotta in primavera.

Una società curerà il marketing dello storico marchio.

La vera festa sarà in primavera, con la prima cotta di birra, e sarà la festa di tutta la comunità locale. E' una promessa quella che il sindaco Franco Zaetta e Gianantonio Tramet, qui anche come rappresentante di Birra Castello,annunciano alla folla assiepata nella sala degli Elefanti del ristorante per celebrare i 109 anni dello stabilimento birrario che iniziò la propria attività il 17 febbraio 1897.

Sarà una festa vera, destinata a bloccare la vita del paese - dando al contempo nuovo slancio all'economia locale, che già dalla riapertura della fabbrica trarrà linfa importante - ed alla quale saranno invitate anche tutte 43 mila persone che nei mesi scorsi hanno sottoscritto la petizione per salvare la Birreria dal rischio chiusura.

Nell'attesa, venerdì serata con musica, birra - portata dalla stessa Castello - e torta per i primi 109 anni dello stabilimento. Molti gli ospiti, tra i quali alcuni dei vogatori del circolo Vogaveneta di Mestre, che portarono il Comitato e la Birreria alla regata storica di Venezia. Gli onori di casa sono toccati al presidente del Comitato popolare Siro Celli, ma l'attesa più grande è stata riservata all'intervento di Stefano Falcone, della T&F Partners, società incaricata di gestire il marketing del marchio Pedavena.

"Siamo già al lavoro con uno staff molto competente",ha spiegato Falcone, "ed abbiamo numerose idee. Pedavena rappresenta un insieme di valori da valorizzare, partendo dalla comunità e dalle persone che la abitano".

Tra le prime apparizioni pubbliche della nuova Pedavena - dopo la fiera di Rimini di inizio febbraio - la Prealpi bike gran marathon, in programma a Valdobbiadene ad agosto.

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Grande festa per i 109 anni.

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 19 febbraio 2006

Grande festa per quello che sarà l'orgoglio della produzione birraia d'Italia: il marchio Pedavena.

Venerdì sera, in occasione dei 109 anni dalla nascita della fabbrica fondata dai fratelli Luciani, la comunità si è riunita a brindare all'avvenuta vendita dello stabilimento alla Castello di Udine spa.

A rappresentare quest'ultima i responsabili della distribuzione e del marketing, rispettivamente, Gianantonio Tramet e Stefano Falcone. Il primo, uno dei principali artefici dell'acquisizione della birreria Pedavena da parte di Castello, ha affermato che «è con grande soddisfazione che sono qui stasera a festeggiare con voi il lieto evento.

Quando abbiamo avviato quest'operazione, personalmente avevo nel cuore i miei pomeriggi da bambino trascorsi qui con i miei genitori. Una questione affettiva che tante persone hanno vissuto, quelle persone che hanno sostenuto il Comitato Birreria Pedavena e che spero vorranno continuare a tifare per noi che, da parte nostra, come obiettivo principale abbiamo la valorizzazione di questa prestigiosa birra italiana».

«In programma - ha aggiunto assieme a Falcone - abbiamo una serie di iniziative di promozione, sia a livello nazionale che locale. Si pensi, ad esempio, alle regate della Volvo Cup. In ballo c'è anche addirittura il Motomondiale. Ma non trascureremo di far conoscere la Birra Pedavena anche attraverso manifestazioni della zona, quale la Prealpi Marathon e anche altre iniziative (ad esempio di atletica leggera, in collaborazione con Jhonny Schievenin). Inoltre punteremo anche alla valorizzazione dei gadget.

Tra questi, ad esempio, il mitico bicchiere a forma di stivale verrà realizzato nuovamente». «Il tutto - hanno concluso - all'insegna del motto "libertà di scegliere italiano".

Vi diamo appuntamento, all'incirca a metà maggio, alla grande festa popolare che organizzeremo in occasione della prima birra prodotta». Parole di grande soddisfazione sono state espresse anche dal presidente del Comitato Siro Celli e dal sindaco di Pedavena Franco Zaetta.

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109 anni e nuova proprietà, doppia festa in birreria.

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 18 febbraio 2006

Spettacolo ieri nel locale che nei prossimi giorni sarà acquistato da Lionello Gorza. Presente anche il Comitato che ha appoggiato i lavoratori.

Brindisi all' anniversario della fondazione e al felice esito della difficile vertenza seguita alla chiusura della fabbrica.

Centonove anni per la birreria Pedavena, un anniversario che coincide con l'inizio di un nuovo futuro targato Castello di Udine spa. Un doppio appuntamento che ieri sera, nella Sala degli Elefanti del limitrofo locale che mercoledì sarà acquistato da Lionello Gorza, è stato festeggiato alla grande dal Comitato Birreria Pedavena presieduto da Siro Celli e dalle tante persone intervenute.

Particolarmente apprezzata la personale del vignettista Andrea Dassie inaugurata per l'occasione, che ha ricostruito le vicende della birreria sdrammatizzando quelle più difficili e sottolineando con ironia e sottile sarcasmo caratteri e manie dei personaggi coinvolti.

Non sono mancati, con il sottofondo musicale del gruppo Beatrich, i brindisi per il significativo compleanno e per il riavvio della produzione e della valorizzazione del marchio Birra Pedavena.

Un nuovo percorso, quello che sarà intrapreso dallo stabilimento, che segue quello avviato dalla famiglia Luciani (fondatrice nel 1897) e poi acquisito dalla Heineken (dal 1974). Proprio con quest'ultima si è tenuto quel braccio di ferro durato oltre un anno che ha portato, alla fine, a ciò che era stato richiesto da lavoratori e comunità.

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Pedavena, brindisi per i 109 anni ...

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 17 febbraio 2006

Brindisi per i 109 anni di vita. Ma oggi, a Pedavena, sarà festa soprattutto per l'imminente ripresa della produzione della storica fabbrica di birra. All'insegna del motto "... e la tradizione continua..." appuntamento, dalle 21, nel Salone degli Elefanti della Birreria. L'immancabile torta sarà accompagnata, oltre ovviamente che da buona birra, dalla coinvolgente musica del gruppo Beatrich.«A questa festa - afferma il presidente del Comitato Birreria Pedavena Siro Celli - invitiamo gli abitanti di Pedavena, le Amministrazioni Comunale di Pedavena, della Provincia di Belluno, della Regione Veneto, i parlamentari del nostro territorio e i consiglieri regionali. E naturalmente tutte le associazioni e tutte le persone, più in generale, che ci hanno seguito e supportato in tutti questi mesi. Nel corso della serata avremo il piacere di avere come ospiti anche i rappresentanti di Birra Castello, nuova proprietaria dello stabilimento».«Quello di domani sera (stasera) - sottolinea Celli - rappresenta il primo appuntamento di una serie di iniziative che verranno organizzate per celebrare la positiva soluzione di una vicenda che tanto ha preoccupato la nostra comunità».

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L'azienda friulana pronta a rilanciare la Pedavena

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 08 febbraio 2006

Castello: Sarà una birra di prima qualità

A Rimini 1.200 contatti. Dopo dieci anni si recupera l'idea di Giovanni Luciani.

La birra Pedavena targata Castello tornerà ad essere di primissima qualità, dopo alcuni anni di trascuratezza da parte di Heineken, che mai sino in fondo ha creduto, se non parzialmente nel 1996, in questo marchio storico, tanto da definirlo {marchio di fantasia}, dimenticando il profondo legame con il territoriodal quale trae il proprio nome.

Ad assicurare questo ritorno al glorioso passato,che porta il ricordo all'epoca Luciani, è Eliano Verardo, amministratore delegato di Castello, nel corso della fiera Pianeta Birra, ospitata a Rimini da sabato ad oggi.

Abbiamo già tantissime richieste}, spiega l'amministratore delegato di Castello. Siamo su cifre superiori ad ogni più rosea aspettativa. Vorremmo poterle soddisfare subito,

ma invece dobbiamo aspettare. Dobbiamo prenderci tutto il tempo necessario per poter produrre una birra Pedavena di alta qualità. Non si tratta solo di riattivare gli impianti, ma anche, soprattutto, di selezionare gli ingredienti migliori.

Nelle prossime settimane incontreremo alcuni fornitori di materie prime - malto, luppolo, lievito,oltre all'acqua delle Dolomiti, una vera garanzia - in modo da sincerarci di ottenere delle forniture all'altezza dei prodotti che intendiamo realizzare. Vogliamo inoltre

recuperare tutte quelle birre speciali, di natale, di Pasqua, ad esempio, che hanno caratterizzato la storia di questo stabilimento e di questo marchio. Infine, stiamo valutando

l'opportunità di allargarci anche oltre, producendo quelle birre che sino ad ora non sono mai state marchiate Pedavena,pensiamo per esempio alla rossa.

Che Castello abbia le idee chiare lo si è capito perfettamente a Rimini, dove lo stand dell'azienda friulana è stato caratterizzato per metà con il marchio che dà il nome al

gruppo e per metà con quello Pedavena, dopo che soltanto venerdì era arrivata l'autorizzazione ufficiale - quella ufficiosa è datata martedì - da parte di Heineken ad esporlo.

Tre grandi foto storiche a tutta parete della fabbrica, un poster della birra e soprattutto due hostess vestite Pedavena.

Grazie all'accordo con l'azienda d'abbigliamento Ocean Star è stato realizzato un primo esempio di capi che consentano di pubblicizzare tra i giovani la Pedavena: maglia,jeans e cappellino, in colori chiari, bianco e verde.

L'idea è frutto dell'attività della T&F Partners di Stefano Falcone, che si occupa del marketing della birra Pedavena.

Lo stand così caratterizzato - e dove a ritmo costante andava anche un video che ripercorreva la storia della Birreria e la cronaca degli ultimi quindici mesi, dall'annuncio della chiusura a quello della vendita - è stato letteralmente preso d'assalto dai visitatori e dagli addetti ai lavori, ansiosi di assaggiare la birra feltrina.

Un po' di delusione per l'impossibilitàdi degustare, ma tanta attenzione per il destino

della fabbrica e della sua produzione.

Oltre milleduecento sono infatti le persone che hanno chiesto - fornendo nome, indirizzo e recapito e-mail - di essere prontamente aggiornate sull'evoluzione ella produzione birraria pedavenese e sulle eventuali iniziative pensate per promuovere il marchio.

Non ci aspettavamo certo una risposta così forte}, prosegue Verardo, sia di persone che vogliono essere informate, sia di persone ed aziende che vogliono la birra. Questo

ci porta a sentirci ancora più responsabili.

Abbiamo ricevuto i complimenti per aver salvato e riportato in mano italiana un pezzo d'Italia. Io invece i complimenti li devo rivolgere a chi è venuto qui da Pedavena per dimostrare l'attaccamento della comunità alla sua Birreria.

Penso agli operai, penso al Comitato popolare, con il presidente Siro Celli, penso all'amministrazione comunale, con l'assessore Vittore De Bortoli. Chi in fiera non si è vista,invece, è stata Heineken.

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Successo per la "Birra Pedavena" alla fiera delle bevande di Rimini

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 07 febbraio 2006

"La partecipazione del Comitato Birreria Pedavena a <Pianeta Birra> é stato un successone"

Parola di presidente Siro Celli che,nell'illustrazione della due giorni alla fiera di Rimini di valenza internazionale aggiunge "che tutti coloro che si sono recati nello spazio a noi dedicato conoscevano al vicenda.Tant'é che abbiamo raccolto oltre cinquecento adesioni da parte di persone provenienti da tutta Italia.

Soggetti che ci hanno lasciato nome,cognome,indirizzo ed e-mail desiderosi di essere coinvolti nelle prossime iniziative che organizzeremo a favore della valorizzazione del marchio Birra Pedavena".Alla manifestazione,alla quale sono stati presenti anche l'assessore del Comune di Pedavena Vittore De Bortoli e una decina di lavoratori della fabbrica di via Vittorio Veneto,si é rilevata quindi un'ottima vetrina per Pedavena.

Ad essa era dedicata un'ampia porzione dello stand Castello.Delle hostess distribuivano gadget e materiale informativo.

"Lo spirito di quanti venivano a farci visita, sottolinea Celli, era all'insegna dell'amicizia.Anche i giornalisti della stampa specializzata non hanno mancato di fare tappa da noi".-

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La nuova Castello gia' primadonna alla fiera "Pianeta Birra" di Rimini

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 07 febbraio 2006

Un grande successso,con oltre duemila contatti presi tra operatori commerciali e consumatori.La birra Castello con il nuovo marchio Pedavena,tra sabato e ieri,ha riscosso moltissimi consensi alla fiera di Rimini "Pianeta Birra".

"Non possiamo che esprimere grande soddisfazione" afferma l'amministratore delegato Eliano Verardo per l'ampio favore che la nostra azienda ha riscosso in questo appuntamento di significativa caratura.Particolarmente importante e' stato il confronto che abbiamo avuto con i maggiori distributori che si sono dimostrati molto interessati ai nostri prodotti.Gran merito,per il lavoro di promozione svolto,va riconosciuto anche ai componenti del Comitato Birreria Pedavena."All'indomani di questa manifestazione" sottolinea possiamo ora dedicare le nostre attenzioni al riavvio della produzionedi birra a Pedavena.

Proprio in questi giorni Heineken,la cui casa madre ha definitivamente uficializzato la compravendita del sito martedi' scorso,ci sta facendo pervenire le schede dei 66 lavoratori.Tra quest'ultimi,che assieme alla parte immobiliare e ai cespiti sono andati a confluire in una nuova societa'che andra' a fondersi con Castello,verranno individuati quelli neccessari per costituire la squadra che rimettera'in opera gli impianti.

A giorni assieme ai tecnici di Heineken,faremo un sopraluogo nei vari locali della struttura.La produzione dovrebbe riprendere tra 3-4 mesi."Al contempo aggiunge Verardo"stiamo avviando una corposa campagna marketing.In termini di gadget e affini,ad esempio,abbiamo iniziato con la produzione di spillette recanti il marchio Pedavena andate letteralmente a ruba a Rimini.-

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Il rilancio di "Birra Pedavena" parte da Rimini

  • Fonte: Corriere del Veneto
  • Data: 04 febbraio 2006

Il marchio Birra Pedavena torna alla ribalta, in una delle vetrine più importanti del settore.

A pochi giorni dalla cessione dello stabilimento alla Birra Castello di San Giorgio di Nogaro, lo storico marchio sarà presente alla manifestazione fieristica "Pianeta Birra", che si svolge a Rimini dal quattro al sette febbraio. Si tratta di un evento espositivo dedicato al beverage, di grande richiamo e di valenza continentale.

La manifestazione vede la presenza di aziende leader di mercato a livello inernazionale, una gamma estremamente completa di bevande, format per locali serali e di intrattenimento, attrezzature ed accessori per bar, pub, birrerie, ma anche un osservatorio sempre attento a cogliere i mutamenti del settore, che si concretizza ogni anno con la presentazione di un'indagine sui consumi e sulle tendenze, con gli incontri associativi tra produttori, distributori e operatori del settore in genere.

"E' l'occasione giusta per un ritorno in grande stile - commenta Eliano Verardo, amministratore delegato della Castello - anche se si tratterà solo di una presenza che vuole essere un'anticipazione della imminente ripresa della produzione e commercializzazione di una birra che ha fatto la storia italiana di questo prodotto.

Vi sarà uno spazio espositivo dedicato, tra testimonianze della tradizione birraia Pedavenese e novità legate al nuovo corso. In questa occasione - aggiunge l'ad dell'azienda friulana - vi sarà la possibilità di prenotare la prima produzione in serie limitata di Birra Pedavena, che sarà realizzata in occasione della ripresa della produzione nella prossima primavera".

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A metà mese Gorza compra la birreria

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 04 febbraio 2006

Sarà firmato giovedì 16 febbraio il contratto di compravendita della parte riservata a mescita e ristorazione dell Birreria Pedavena.

L'attuale gestore Lionello Gorza acquisterà infatti ufficialmente la struttura da quell'Heineken che a sua volta aveva acquisito il tutto, nel 1974, dalla famiglia Luciani.

Un passaggio che, all'indomani del subentro della Castello di Udine spa, definirà il nuovo assetto del sito.

"Il passaggio conclusivo - spiega Gorza - verrà compiuto il 16 febbraio. L'obiettivo fondamentale che ho sempre cercato di perseguire è quello della salvaguardia dei posti di lavoro dei miei dipendenti".

Nel frattempo prenderà il via proprio oggi a Rimini, e sino a martedì, la fiera "Pianeta Birra". Un evento espositivo dedicato al "Beverage", di grande richiamo e valenza internazionale. a cui parteciperà con un proprio stand anche la società Castello di Udine nuova proprietaria della fabbrica. Non mancheranno, inoltre alcuni rappresentanti dei lavoratori e dell'attivo Comitato Birreria Pedavena.

"La nostra- afferma l'amministratore delegato di Castello, Eiano Verardo - sarà una presenza che vuole essere un'anticipazione dell'imminente ripresa della produzione e della commercializzazione di quella birra Pedavena che ha fatto la storia italiana di questo prodotto.

Sarà l'occasione,inoltre, per prenotare la prima produzione in serie limitata che sarà realizzata nella prossima primavera. Quella di Rimini sarà il primo di una nutrita serie di appuntamenti e vuole essere il punto di partenza di un percorso di rilancio del marchio Pedavena, un prodotto italiano caratterizzato da grande qualità e stretto legame con le risorse del territorio".

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La pedavena di Castello alla prova del mercato

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 04 febbraio 2006

Da oggi la Birreria di proprieta' friulana va a caccia di clienti alla fiera di Rimini

C'e anche la birra "Pedavena",seppure solo alivello di nome e non ancora di prodotto,alla fiera di Rimini sino al 7 febbraio. Lo storico marchio infatti fa la propria apparizione pubblica dopo la cessione della Birreria da Heineken alla Castello di Udine,che ha deciso di utilizzare la vetrina romagnola per pubblicizzare un prodotto sul quale ha deciso di puntare davvero molto.L'azienda friulana,inoltre sara' presente con le altre produzioni dello stabilimento principale di San Giogio di Nogaro.

Si tratta spiegano alla Castello,"di una presenza che vuole essere un'anticipazione dell'imminente ripresa della produzione e commercializzazione di una birra che ha fatto la storia italiana di questo prodotto.Vi sara' uno spazio espositivo dedicato,tra testimonianze della tradizione birraia pedavenese e novita' legate al nuovo corso.

In quest'occasione vi sara' la possibilita' di prenotare la prima produzione in serie limitata di Birra Pedavena che sara' realizzata in occasione della ripresa della produzione nella prossima primavera.

La fiera di Rimini,principale appuntamento italiano del settore,sara'soltanto una tappa nel percorso, di rilancio della Birreria targata Castello.Un percorso che vertera' sulle caratteristiche piu' tipiche del marchio "Pedavena" a partire dall'inossidabile legame con il territorio che e' stato alla base,dopo quindici mesi di trattative e di incertezze,della positiva conclusione della trattativa che ha portato alla cessione dello stabilimento pedavenese,garantendo la continuita' occupazionale e produttiva.

Le altre caratteristiche,o meglio "il mix di ingredienti per una birra di successo" come spiega sempre Castello,riguardano "le migliori materie prime,l'acqua oligominerale delle Dolomiti Bellunesi,la sapienza professionale e tutta la passione per la birra".

Partita ieri la manifestazione Pianeta Birra rimarra' aperta sino a martedi'e vedra' anche una nutrita partecipazione pedavenese.Accanto ai responsabili di Birra Castello e ai distributori incaricati di "piazzare" il prodotto,ci saranno anche alcuni dipendenti,diversi componenti del Comitato popolare e dell'amministrazione comunale.

Un'invasione che sottolinea l'attaccamento del territorio per questa fabbrica e questo prodotto,che dopo alcuni anni bui puo' prepararsi ad invadere un mercato italiano sempre pronto ad accogliere produzioni di qualita'.-

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Prima uscita per la nuova Pedavena

  • Fonte: Corriere delle Alpi
  • Data: 04 febbraio 2006

C'é anche birra "Pedavena",seppure solo a livello di nome e non ancora di prodotto,alla fiera Pianeta Birra,in programma a rimini da oggi fino al 7 febbraio.

Lo storico marchio infatti fa la prima apparizione pubblica dopo la cessione della Birreria dalla Heineken alla Castello di Udine;che ha deciso di utilizzare la vetrina romagnola,che e' del resto la piu' importante in Italia per il tema, per pubblicizzare un prodotto sul quale ha deciso di puntare davvero molto.L'azienda friulana,inoltre sara' presente con altre produzioni dello stabilimento principale di San Giorgio di Nogaro.-

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E-mail: info@comitatobirreriapedavena.it
Telefax: 178 274 0304