Approfondimenti

Una provocazione per i sostenitori del partito "Fatalista"

  • Fonte: Sito Ufficiale Birra Pedavena
  • Data: 15 dicembre 2006

Chi avrebbe mai pensato che un comitato popolare potesse essere concretamente utile per salvare un’attività economica, uno storico stabilimento, un simbolo dell’Italianità nelle sue radici locali.

Non ci credeva nessuno e soprattutto nessuno ci voleva scommettere del proprio. Già perché scommetterci vuol dire rischiare e nella nostra epoca al massimo si rischia per le proprie tasche.

Ma al di là dei presunti meriti, per la felice conclusione della vicenda, il Comitato Birreria Pedavena ha suscitato un gran interesse a livello nazionale, fatto sì che esso sia diventato in qualche modo, oggetto di analisi, un piccolo caso da studiare, magari un esempio a cui far riferimento.

Si proprio un esempio di cui tenere conto, perchè nelle nostre zone, ma probabilmente in Italia di situazioni come quelle della fabbrica birra di Pedavena, ve ne sono tante, così come molteplici sono le Società multinazionali che, quando effettuano scelte aziendali, non tengono conto che il valore delle cose va oltre una stima economico finanziaria, che per far funzionare una intrapresa non bastano i soldi ma ci vogliono persone che ci credono fino in fondo a quello che fanno. Così, una Comunità non troppo distante da Pedavena, decide che, per affrontare un problema analogo possa essere opportuno chiedere sostegno a chi, ha vissuto la stessa esperienza.

E’ il caso della Comunità di Battaglia Terme in provincia di Padova. Anche in questo caso un piccolo paese nel quale opera un’azienda storica con competenze professionali comprovate, di proprietà di una multinazionale che vuole cancellarla per privilegiare altri siti produttivi.

E’ il caso della Nuova Magrini Galileo, un’azienda che produce interruttori per alta tensione, un prodotto evoluto e molto specializzato, un’azienda che occupa circa 200 addetti e muove un indotto di almeno altri cento addetti. Un’attività radicata da circa 100 anni sul territorio.

Birreria di Pedavena e Nuova Magrini Galileo di Battaglia Terme. Due storie con molti elementi simili, due storie che fanno sorgere il dubbio che in Italia ve ne siano altre, che insomma vi sia in atto un "saccheggio" di iniziative economiche nostrane.

Due casi rispetto ai quali anche il semplice cittadino, quello per intenderci che al massimo partecipa ai comitati, non può restare indifferente ne’ come consumatore ne’ come lavoratore, ma deve percepire forte il bisogno di far sentire le proprie ragioni, di far valere le proprie ragioni, di dare una mano a chi è di fronte al problema concreto.

Situazioni come queste debbono far riflettere! Non possiamo rimanere con le mani in mano quando ci rubano i posti di lavoro, le nostre identità, le nostre imprese.

L’auspicio e’ naturalmente che anche il caso Nuova Magrini Galileo trovi una soluzione positiva come e’ stato per la fabbrica birra di Pedavena, ma non bastano gli auspici, bisogna essere propositivi e determinati.

Perchè tutti assieme non contribuiamo a promuovere un disegno di legge popolare che tuteli le nostre aziende e che regolamenti in maniera socialmente responsabile l’operato delle multinazionali nei confronti delle società controllate in Italia?

L’idea che vogliamo lanciare e’ dunque questa: una raccolta di firme per un progetto di legge con queste finalità!... Cosa ne pensi?

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Birreria, Comune Custode dei simboli

  • Fonte: Interna
  • Data: 03 ottobre 2006

E’ di questi giorni la notizia (di seguito riportato l’articolo del Gazzettino) che l’ Amministrazione Comunale di Pedavena ha deliberato il deposito di 2 marchi collettivi a tutela dei simboli storici legati alla Birreria Pedavena.

“Gazzettino 03/10/2006

Birreria, Comune custode dei simboli

Il Comune di Pedavena fa sua la tutela dell'uso della denominazione "Birra delle Dolomiti" e del marchio "Colonna con leone, castello e cartiglio". Con l'accoglimento dello specifico punto all'ordine del giorno del consiglio comunale, l'Amministrazione Zaetta ha concluso un iter che le stava particolarmente a cuore, l'"appropriazione" di due simboli nei quali il Comune si identifica pienamente.

Un pezzo della sua storia che in questo modo diventa "di proprietà" del Comune e non è strettamente legato, com'è era invece prima, all'azienda produttrice di birra nello stabilimento di viale Vittorio Veneto. La questione, illustrata dall'assessore al Bilancio Vittore De Bortoli che in prima persona l'ha seguita, è stata accolta dal consiglio comunale che ha inoltre discusso lo stato di attuazione dei programmi di salvaguardia degli equilibri di bilancio dell'esercizio 2006, l'approvazione dei regolamenti per i servizi di mensa scolastica e di trasporto pubblico e alcune variazioni al bilancio di previsione 2006.”

E’ una testimonianza autentica che l’impegno fin qui profuso non è rivolto solo a risolvere i problemi dell’immediato, ma è rivolto anche a progettare il futuro della nostra Comunità.

Una Comunità che vuole essere parte attiva nella difesa e nella valorizzazione delle proprie risorse.

E ci piace pensare che anche l’invito a suo tempo formulato dal Comitato (di seguito riportata la lettera inviata all’ Amministrazione) possa aver rappresento uno stimolo in questo senso.

"Pedavena 22.02.2005

Al Sindaco del

Comune di Pedavena

Oggetto: registrazione toponimo “Pedavena”

In relazione alla Delibera Comunale n°4 del 03/02/2005 in cui al punto n°4 si autorizza la Giunta Comunale ad attivare tutte le azioni, comprese quelle legali, finalizzate anche alla tutela del toponimo “Pedavena”; il Comitato Birreria Pedavena ritiene opportuno che siano attivate quali misure ritenute urgenti, la registrazione del toponimo stesso e di un apposito marchio, seguendo le procedure previste dalla normativa.

Il Comitato ringrazia per la delibera assunta e per l’adesione dell’Amministrazione Comunale al comitato stesso. Informa inoltre che il comitato sta raccogliendo le sottoscrizioni per sostenere le iniziative che verranno poste in essere, al fine di raggiungere lo scopo prefissato della continuità produttiva dello stabilimento di birra di Pedavena.

Il Presidente

Siro Celli"

L’auspicio è che questa iniziativa rappresenti una tappa di un lungo percorso di sviluppo e valorizzazione delle specificità della nostra Comunità

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Il Comitato non molla e raddoppia

  • Fonte: Gazzettino
  • Data: 18 gennaio 2006

Voto all'unanimità, lunedì sera, a favore della prosecuzione dell'attività del Comitato Birreria Pedavena. Il consiglio direttivo del sodalizio, presieduto da Siro Celli, si è riunito per la prima volta dopo l'annuncio ufficiale della vendita della birreria alla Castello di Udine da parte di Heineken.

All'ordine del giorno, appunto, la decisione se continuare o meno l'operato. «Tutti i componenti del consiglio - sottolinea Celli - hanno dato il loro pieno assenso.

Modificheremo naturalmente i nostri obiettivi e le nostre prerogative, cambiando di conseguenza anche lo statuto. Tra i fini sarà inserito, su tutti, quello della valorizzazione dei prodotti tipici locali con particolare riguardo alla birra.

Per parlare di ciò abbiamo fissato un incontro anche con il sindaco Franco Zaetta, il 24 gennaio, accogliendo tra l'altro il suo invito a non chiudere l'esperienza e al contrario ad ampliarla ad altre associazioni del territorio».

«Nato il 22 gennaio 2005 - aggiunge Celli - il Comitato ha cercato di fare il proprio meglio affinché lo storico stabilimento non chiudesse. Nella riunione di ieri sera (lunedì) sono stati ripercorsi i tanti momenti, belli e brutti, che hanno contraddistinto questi mesi. Sino al roseo epilogo finale.

A giorni, tra l'altro, non mancheremo di pubblicare sul nostro sito internet www.comitato birreriapedavena.it l'ultima puntata della saga "Le vicende di Pedavezia" disegnata da Andrea Dassié. Il titolo "Lunga vita a Pedavezia"».

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E-mail: info@comitatobirreriapedavena.it
Telefax: 178 274 0304