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Al Comitato Birreria Pedavena il premio nazionale "Economia e Società".

Ieri 11 Dicembre a San Vito di Cadore, nell'ambito della manifestazione "Giornata Internazionale della Montagna", è stato assegnato al Comitato Birreria Pedavena e quindi all'intera Comunità di Pedavena, un altro importante riconoscimento: il premio nazionale "Economia e Società".

A ricevere il premio dal Ministro Lanzillotta è stato l'Ing Siro Celli storico presidente del Comitato.

Il Ministro non ha mancato di sottolineare come l'impegno del Comitato, unitamente a quello dell'Amministrazione Comunale, dei lavoratori e di tanti altri soggetti del territorio, ha rappresentato un esempio di come una lotta tenace è riuscita a salvare non solo posti di lavoro, ma un pezzo di storia, iniziata nel 1897, che sembrava doversi concludere.

Ecco alcune immagini dell'evento.

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Il catalogo dei teli d’autore per la Birreria Pedavena.

Ecco la copertina del catalogo che comprende tutte le opere donate dai molti artisti.

Un bel volume di circa 250 pagine con ampio spazio dedicato a ciascuna opera.

Il catalogo puo’ essere richiesto al Comitato a mezzo mail al seguente indirizzo (info@comitatobirreriapedavena.it) o a mezzo fax al numero 178 274 0304.

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Birra Pedavena nel Mondo.

Grazie ad un' indicazione che abbiamo ricevuto, segnaliamo che anche a Sidney è possibile gustare una buona birra Pedavena, magari abbinata ad una pizza napoletana.

Il locale in questione è Pizza Mario www.pizzamario.com.au

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Birra Pedavena a "Pianeta Birra" - il video dello stand su You-tube.

Uno stan spazioso, molti visitatori, altrettanta curiosità peer la storica Birra Pedavena a "Pianeta Birra". Su You-tube un video pubblicato da "Mondo birra" con le immagini dello stand. Altre numerose fotografie dell'evento sul sito www.birrapedavena.it.

- Birra Pedavena su You-Tube

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La solidarieta' del Comitato ai lavoratori dello stabilimento di Messina.

A distanza di circa due anni dalla decisione di chiudere lo storico stabilimento di Pedavena ora la scure razionalizzatrice di Heineken si è abbattuta sullo stabilimento di Messina.

Una storia industriale lunga ben 80 anni che rischia di essere cancellata con un colpo di spugna, ecco altri posti di lavoro sacrificati sull'altare del taglio dei costi.

Ai lavoratori dello stabilimento va tutta la solidarietà del Comitato Birreria Pedavena, alla comunità di Messina tutto il nostro incitamento a difendere le proprie aziende, la propria storia.

Di seguito la locandina relativa ad un'azione di protesta che verrà attuata nei prossimi giorni.

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La consegna del premio Feltre lavoro al Comitato.

E' stato davvero un riconoscimento di particolare significato il premio consegnato al Comitato Birreria Pedavena il 29 Ottobre 2006 presso la sala degli Stemmi del Comune di Feltre.

Alla presenza di tantissima gente che ha gremito la capiente sala e di numerose Autorità,la Famiglia Feltrina ha voluto premiare il Comitato con il premio "Feltre Lavoro" per l'impegno profuso nella vicenda dell Birreria Pedavena.

Un momento di grande soddisfazione per tutti coloro che hanno contribuito per la positiva soluzione della vicenda e per tutta la Comunità di Pedavena.

Di seguito alcune foto di tale appuntamento

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Una lettera pubblicata sul blog "TERRA FERTILE"

Di seguito riportiamo il testo di una bella lettera pubblicata sul blog "TERRA FERTILE". Un grazie all'autrice.

"TERRA FERTILE

DOMENICA, OTTOBRE 22, 2006

Ci si andava la domenica pomeriggio. La prima cosa che mi viene in mente, se ci penso, sono i pennoni con le bandiere, allineati tra il prato e la strada e i grandi archi con le vetrate della sala della birreria. Dentro, alle pareti, c’erano degli strani murales, uno stile che mi verrebbe da definire come neo-medievale, chi li ha visti forse capirá. Era sempre pieno di gente e servivano la birra anche in quel bicchiere buffo fatto a stivale. E poi dietro c’era il parco e le casette con gli animali, capre, daini, caprioli, questi almeno quelli che ricordo. C’era stata anche l’aquila reale, ma prima degli anni settanta, infatti io non l’ho mai vista, ma tutti i bambini sostavano almeno qualche minuto davanti alla gabbia vuota a guardare la casetta dove si diceva fosse vissuta una volta l’aquila reale. L’ho immaginato talmente tante volte quel rapace nero con le ali lunghissime, accovacciato, immobile sempre nella stessa posa, dentro quella casetta, che é davvero come se l’avessi visto, é forse l’animale che mi ricordo di piú, di tutti quelli del parco della birreria Pedavena. In seconda media ci portarono a vedere la linea di produzione nella fabbrica, mi ricordo le vasche di rame, enormi, le bottiglie verdi in fila sul nastro trasportatore e una puzza, una puzza tremenda.

A Report questa sera hanno parlanto del ‘caso della birreria Pedavena’, era l’ultimo servizio, quello nella sezione ‘buone notizie’. Dicevano che tutto il paese di Pedavena é riuscito, mobilitandosi, nell’impresa davvero insolita di impedire che una multinazionale chiudesse uno stabilimento giudicato ‘non vantaggioso’ e che ne permettesse l’acquisto da parte di un altro produttore invece che chiuderlo e basta, impedendo cosí che un concorrente possa avvalersi della tecnologia e del capitale umano sviluppato negli anni. Quegli operai adesso perpepiscono dal nuovo proprietario uno stipendio inferiore a quanto era previsto dal piano di cassa integrazione, ma continuano a produrre quella che chiamano 'la loro birra a prescindere dall'etichetta', e sono contenti. Vederli non mi ha fatto passare la rabbia suscitata dalle inchieste precedenti, quelle sui consigli d’amministrazione dei grandi enti pubblici e sulle liquidazioni miliardarie di manager che in confronto a quegli operai non credo possano dire di possedere veramente nulla poiché non appartengono a nulla, peró, devo dire la veritá, mi sono commossa, davvero, per la storia della birreria Pedavena. Per me hanno salvato anche l’aquila reale."

Una lettera giunta all'Amministrazione di Pedavena

Di seguito riportiamo il testo di una lettera giunta all'Amministrazione Comunale di Pedavena che riteniamo di particolare significato.

"Gent. sig. Sindaco,

dopo aver visto in Tv il servizio relativo a come la cittadinanza ha saputo rispondere alle prepotenze di una multinazionale, volevo ringraziarvi per l'esempio di coraggio ed il messaggio di speranza che avete mandato a tutti noi, spesso rassegnati ad essere destinatari di decisioni prese sopra le nostre spalle e non artefici della nostra vita.

Vi chiedo inoltre di segnalarmi qual'è la vostra marca di birra: sarà quella che berremo e che inviteremo a bere ..

Cordiali saluti

L. T."

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Domenica 29 Ottobre il Premio al Comitato

AMICO DEL POPOLO 07-10-2006

“Dopo unanime decisione del Consiglio direttivo della Famiglia Feltrina

Premio “Beato Bernardino” all’Ana di Feltre

Il “Feltre-Lavoro” ai difensori della Birreria

I soci Ana del Feltrino da sempre sono in prima fila in occasione di calamità e nei casi di bisogno e di aiuto al prossimo. La loro è una fedeltà di fondo ai valori della solidarietà e della socialità che nessuno può mettere in discussione: troppe infatti sono le testimonianze a tal proposito, a cominciare dai soccorsi prestati al tempo della tragedia del Vajont, dei terremoti in Friuli e in Irpinia. Ma ci sono anche altri ambiti, più nascosti e quotidiani, che li vedono partecipi: sono quelli dell’aiuto ai disabili, alle famiglie povere, alle associazioni che operano nel volontariato sociale, sono le donazioni di apparecchiature a favore dell’Ospedale civile di Feltre, tanto per ricordarne alcuni. Segni non solo di una presenza capillare nel Feltrino (oltre 4.000 iscritti), ma anche di una sensibilità che è propria dello spirito alpino.

Non a caso il Consiglio direttivo della Famiglia Feltrina, nella seduta dello scorso 30 settembre, ha deliberato con voce unanime di assegnare all’Ana di Feltre il premio “Beato Bernardino”, frate francescano che nel ‘400, per aiutare la povera gente e per combattere l’usura, fondò i Monti di Pietà.

L’altro premio, quello di “Feltre-Lavoro”, istituito dalla Famiglia Feltrina, verrà quest’anno assegnato al Comitato per la difesa della Birreria Pedavena, presieduto dall’ingegnere Siro Celli, che ha portato a termine un compito che sembrava impossibile: salvare la Birreria e una tradizione di lavoro che dura da oltre 100 anni.

Far capire alla multinazionale Heineken che esistono dei valori profondi, come quelli legati al lavoro e alla dignità dell’uomo e non solo la logica del profitto a tutti i costi, non è stata un’impresa facile.

Quella vissuta nel recente passato, e conclusasi felicemente con la ripresa della produzione della birra dà parte della ditta Castello, è stata una vicenda che non si può certo ridurre ad una semplice vertenza sindacale. Questa volta a scendere in campo è stata tutta la comunità di Pedavena e dell’intero Feltrino nelle sue più diverse espressioni. Insomma Pedavena è stata al centro di una vicenda tormentata ed esemplare che la Famiglia Feltrina non poteva ignorare. Di qui la sua decisione di assegnare il premio al Comitato per la difesa della Birreria Pedavena e idealmente a tutti quelli che si sono battuti per riaffermare valori condivisi, validi oggi come ieri, in primo luogo quelli del lavoro e della dignità umana.

La cerimonia avrà luogo nella Sala degli Stemmi del Municipio di Feltre domenica 29 ottobre con inizio alle ore 10.30”.Gabriele Turrin

Il premio viene conferito al Comitato, che idealmente rappresenta la comunità di Pedavena, ma entrambi sono stati aiutati e sostenuti da tante persone.

E’ per il Comitato una grande soddisfazione che ci piace condividere con tutte le persone che ci hanno aiutato, alle quali rivolgiamo l’invito ad essere presenti Domenica 29 Ottobre 2006 presso il Municipio di Feltre

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Il re leone e le formichine

Quanto segue è tratto dall’Amico del popolo del 27/05/2006. Molto probabilmente nulla ha a che fare con la vicenda della Birreria Pedavena, ma ci piace comunque riportarlo perchè lo riteniamo interessante.

"Un giorno il leone convocò tutti gli animali della savana e della foresta. Quando tutti si trovarono alla sua presenza, il banditore di sua maestà il leone, da un luogo elevato, proclamò a gran voce: “Ordine del re leone! Tutti gli animali di qualsiasi genere, specie e grandezza sono tenuti a riconoscere il leone come loro re e gli renderanno omaggio e obbedienza. In caso di litigio si sottoporranno alla sua sentenza. Chiunque osi ribellarsi a quest’ordine verrà punito”.

L’assemblea degli animali reagì con un sordo mormorio. Solo una vocina ebbe il coraggio di protestare: era la portavoce delle formichine. “Noi, le formiche, non accettiamo l’ordine. Il nostro popolo ha già una regina. Perciò obbediremo solo ai suoi ordini”.

Il leone tuonò: “Preparatevi a ricevere il nostro castigo, domani, al tramonto!”.

Il giorno dopo, le formiche arrivarono numerose dai quattro punti cardinali e, in men che non si dica, coprirono la savana. Dovunque si guardasse si vedevano formiche intente a pulirsi le mandibole per la gran battaglia. Nel frattempo, il sole era sceso all’orizzonte colorando il cielo di rosso vivo.

A questo punto arrivò il leone con tutta la sua famiglia. L’esercito delle formiche entrò in azione abbattendosi sui felini. Le formichine si arrampicarono sulle zampe. Le loro tenaglie cominciarono a fendere la carne dei leoni, rosicchiando a più non posso.

I poveri felini cominciarono a ruggire dal dolore e a rotolarsi per terra. Infine riuscirono a fuggire, doloranti e sconfitti.

Un avvoltoio, passando a volo radente, vedendo la scena pensò: “I potenti non devono mai disprezzare la forza dei deboli, specialmente quando questi si uniscono”.

I “potenti” non dovrebbero disprezzare i piccoli, che hanno nell’unione la loro forza."

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Sembrava il destino predestinato.

Riportiamo questa testimonianza presa dal Blog di Beppe Grillo, poiché riteniamo che sia molto significativa e ci faccia riflettere su quale, molto probabilmente, avrebbe potuto essere il destino predestinato per la fabbrica birra di Pedavena.

“La storia della birreria Pedavena è interessante,

purtroppo apre le ferite appena rimarginate dovute alla chiusura della Birreria Wuhrer, fondata più di 400 anni fa a Brescia e chiusa dopo la fusione con la romana Peroni.... acquisizione prima e chiusura poi sono state le tappe della solita trafila con cui aziende grandi soffocano aziende più piccole per prenderne le quote di mercato.

Ora al posto dell'azienda hanno fatto un complesso abitativo pseudo-chic, del tutto disabitato.

O tempora, o mores!

F Capretti 16.04.06 22:19 “

Blog di Beppe Grillo

Ecco dunque ciò che nella vicenda della birreria di Pedavena, ciascuno di noi (dipendenti, Enti Istituzionali, Comunità Locale e tutte le singole persone) ha contribuito ad evitare.

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Birra Pedavena alla Volvo Cup.

Grande attenzione ha accompagnato la presenza di Birra Pedavena alla rassegna velistica internazione denominata Volvo Cup tenutasi recentemente ad Alassio.

Tale presenza si inserisce nell' ambito del progetto di valorizzazione del marchio Birra Pedavena al quale Birra Castello sta lavorando in maniera impegnata e complessiva.

Di seguito alcune foto di tale appuntamento

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Bravi. BRAVI!

Ha emozionato e dato soddisfazione a me, che non c'entro, vedere le foto in cui togliete gli striscioni: immagino a voi!

Bravi. Per voi, e perché siete un esempio. E' una cosa straordinaria quella che avete fatto, lo era già anche "solamente" provarci. Riuscirci poi...!

Da lavoratrice, da cittadina, da persona, sento di dovervi dire grazie. Grazie per l'impegno e la costanza. Grazie per aver voluto andare oltre i momenti di paura, sfiducia, forse scoramento, che immagino non siano stati pochi né piccoli perché 16 mesi sono lunghi e vi giocavate davvero molto. Grazie per avere dimostrato nei fatti cosa si può raggiungere se ci si prova e si sta uniti.

Adesso godetevi questo che più che un risultato a me pare un TRIONFO. Riposatevi un po', sui vostri sudati e gloriosissimi allori. E dopo, cari mastri birrai, visto come ve lo siete guadagnato si può solo augurarvi buon lavoro!

Con affettuosa solidarietà

Maria Pia Oppizzi

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Grazie

credo sia la maniera piu' semplice e piu' vera per far capire a qualcuno che gli si e' riconoscenti e allora

Grazie.

a quelle persone che si sono battute e hanno lottato in questi ultimi mesi affinche' la Fabbrica di Pedavena non venisse chiusa per sempre e con essa la storia di ogni birraio e quindi anche la mia, che e' nata dentro quelle mura

Grazie.

a quelle persone che hanno impegnato il loro tempo per una causa altrui ma, che di fatto forse, altrui non lo e' mai stata, visto l'impegno e la passione profusa per giungere a questa felice conclusione

Grazie.

a tutti coloro, uomini e donne, che hanno aperto il cuore e la mente di chi aveva bisogno forse, di conoscere la passione e l'attaccamento della gente alla propria storia, per capirne l'importanza

Grazie.

a chi ha sacrificato le proprie giornate e speso le proprie energie mentali e fisiche per spiegare, diffondere, coinvolgere, credendo soprattutto in cio' che faceva e nel sogno che rincorreva, usando sempre la serenita' che e' figlia della buona fede di chi si batte per una giusta causa

Grazie.

a chi ora ha deciso di credere nella fabbrica, nelle persone, nella tradizione e nella professionalità della gente di Pedavena ma, soprattutto, ha deciso di credere nei sogni che la stessa gente rincorreva

Grazie.

alla Principessa, che ha atteso serena, senza gridare, senza piangere, senza ferire nessuno, nè con parole nè con gesti avventati, pur sapendo che correva il rischio di non poter tornare piu' nel suo Castello

Grazie.

Ora il fiume puo' tornare a scorrere tranquillo, attendendo a breve chi per primo, lo attraverserà per iniziare a far fumare ancora la ciminiera, per portare ancora i chicchi di malto lassu', vicino al Signore, aspettando chi potra' dire finalmente: la prima cotta e' finita, ora andiamo tutti in pace.

Grazie!

Un Birraio

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